Sulle nomine nelle partecipate “presumo che ci saranno anche delle conferme”. Il dossier nomine nelle aziende di Stato è nelle mani della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Sarà lei a fare la sintesi delle tante richieste che arrivano da ogni dove in maggioranza (e non solo) nella partita delle oltre 600 nomine che il Governo in carica dovrà fare.
“Si lavora nel merito – si affretta a spiegare Giorgia Meloni – guardando al merito e guardando chiaramente la strategicità delle aziende, particolarmente in questo tempo, tenendo in considerazione il tema della spesa del Pnrr per quello che riguarda le energetiche, e anche il lavoro che l’Italia fa per cercare di diventare una sorta di hub di approvvigionamento”.
Nomine: si parte con Enav ma ecco tutti i nomi per Eni, Enel, Poste, Leonardo e Terna
“Quindi per me è una materia che non può prescindere dal metterci le persone che possono fare in assoluto il lavoro migliore. È anche questo un lavoro lungo e importante, ma devo dire che trovo un clima molto consapevole da parte di tutti da questo punto di vista”, ha concluso la premier.
In attesa delle nomine nei colossi dell’Energia (Eni, Enel, Terna), della Difesa (Leonardo), dei trasporti (Fs), il ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Mit, ha depositato le liste per il cda di Enav in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 28 aprile. Alessandra Bruni è indicata presidente e Pasqualino Monti amministratore delegato. I consiglieri sono Franca Brusco, Stefano Arcifa, Carla Alessi e Giorgio Toschi. È evidente che ci sarà ratifica di queste nomine.
In una nota il ministro dell’Economia e delle finanze ha già ringraziato “la presidente Francesca Isgrò, l’amministratore delegato Paolo Simioni e i consiglieri uscenti per il lavoro svolto e i risultati ottenuti dalla società”. Il Mef detiene il 53,28% del capitale di Enav.
