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Nomine nelle partecipate, tante conferme e finalmente donne: ecco nomi, foto e curriculum dei manager di Stato

La sfida non era quante donne far entrare in un Consiglio di amministrazione ma quando avremmo avuto il primo amministratore delegato di una società partecipata statale donna. La nomina di Giuseppina Di Foggia, attuale numero uno di Nokia Italia, alla guida di Terna, è la promessa più importante mantenuta dalla premier Giorgia Meloni. Perché non è la solita promessa di un politico, ma un fatto che è avvenuto perché la premier donna s’è impuntata ed ha voluto una donna (le cui capacità sono riconosciute da tutti) a capo di un’azienda.

La manager romana, laurea in Ingegneria, arriva così al vertice del gestore della rete elettrica nazionale in un momento delicato per la società impegnata nello sviluppo dei progetti legati alla transizione green.

Nella nota ufficiale del ministero dell’Economia ci sono i nomi di tutti i manager che guideranno le grandi aziende di Stato nei prossimi anni con i relativi consigli di amministrazione che approderanno alle assemblee di ratifica degli azionisti tra l’8 e il 10 maggio. Moltissime conferme, qualche novità, di sicuro manager di grande affidabilità che faranno gli interessi del Paese in anni difficili.

Proviamo a tracciare per ognuno di questi manager scelti dal Governo alla guida delle aziende di Stato, una breve biografia che ci racconta oltre che la persona, la formazione, le competenze e le responsabilità che già hanno assunto e mantenuto in un passato recente.

ENEL

Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Enel convocata per 10 maggio, il Mef – titolare del 23,59% del capitale – ha depositato, con il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), la lista per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione composta da: Paolo Scaroni (presidente), Flavio Cattaneo (Ad) e i consiglieri Alessandro Zehenter, Johanna Arbib Perugia, Fiammetta Salmoni, Olga Cuccurullo

Nato a Rho il 27 giugno 1963. Flavio Cattaneo è già stato Ad di Terna tra il 2005 e il 2014: ha curato l’espansione internazionale in Sud America e nei Balcani, raddoppiando i valori di Borsa e facendo riconoscere l’azienda anche internazionalmente come migliore Utility d’Europa per Rendimento Totale del titolo. Si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito una specializzazione in Finanza applicata al settore immobiliare alla Bocconi. È diventato imprenditore nel 1989, costituendo un’impresa edile. Dieci anni più tardi ha assunto la carica di Commissario dell’Ente Fiera Milano, di cui ha curato la quotazione nel 2001. Ne è uscito nel 2003, e nello stesso anno è stato nominato direttore generale della Rai dal governo Berlusconi. Nel 2004 la società, sotto la sua guida, ha raggiunto il più alto utile netto della sua storia. Ha ricoperto diverse cariche in vari consigli di amministrazione: da Generali Assicurazioni a Domus Italia e Cementir Holding SpA. Nel 2014 è entrato nel Consiglio di Amministrazione di Nuovo Trasporto Viaggiatori SpA e nel 2015 ne è stato eletto Ad, rimanendo in carica fino al 2016. Da marzo 2016 a luglio 2017 è stato Amministratore Delegato di Telecom Italia SpA. Attualmente è vicepresidente di Italo-Ntv.

Liceo classico nella sua Vicenza, una laurea in Economia e commercio all’Università Bocconi nel 1969, e un master in Business Administration presso la Columbia University di New York nel 1973. Il nuovo presidente di Enel Paolo Scaroni è l’attuale presidente del Milan e vicepresidente della banca d’investimento Rotschild&Co, ma è noto soprattutto per aver guidato l’Eni tra il 2005 e il 2014, periodo in cui agì nell’ottica dell’aumento degli investimenti sul gas naturale a scapito di quelli nel petrolio. Ha svolto anche il ruolo di Ad di Enel dal 2002 al 2005, designato dal secondo governo Berlusconi. Nominato Cavaliere del Lavoro nel 2004, all’inizio della sua carriera Scaroni è stato consulente della società McKinsey e in seguito Ad e vicepresidente di Techint – gruppo italo-argentino attivo nel settore siderurgico e impiantistico – dal 1985 al 1996. Dal 1996 al 2002 è stato invece Ad di Pilkington, azienda del Regno Unito attiva nella produzione di vetri industriali. In ambito sportivo, è stato presidente del Vicenza Calcio dal 1997 al 1999.

ENI

Oltre a Giuseppe Zafarana e Claudio Descalzi, il Mef – titolare del 4,34% del capitale e per il tramite della Cassa depositi e prestiti (partecipata all’82,77% dal Mef) di un ulteriore 25,76% – ha inserito nella lista del nuovo consiglio di amministrazione i nomi dei consiglieri Cristina Sgubin, Elisa Baroncini, Federica Seganti, Roberto Ciciani. Il nuovo collegio sindacale di Eni sarà invece composto da: Giulio Palazzo (effettivo), Andrea Parolini (effettivo), Marcella Caradonna (effettivo), Giulia de Martino (supplente), Riccardo Bonuccelli (supplente)

Nominato per la prima volta Ad di Eni nel 2014 dal Governo Renzi, Claudio Descalzi è stato riconfermato prima da Gentiloni nel 2017 e poi da Conte nel 2020. Una fiducia ribadita dalla nomina di Giorgia Meloni. Nasce a Milano il 27 febbraio 1955. Si laurea in Fisica nel 1979 all’Università di Milano ed entra in Eni nel 1981 come ingegnere di giacimento. È poi project manager per lo sviluppo della attività nel Mare del Nord, in Libia, Nigeria e Congo, prima di diventare responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia nel 1990. Nel 1994 assume il ruolo di managing director della consociata Eni in Congo. Nel 1998 è nominato vice chairman di Naoc, la consociata Eni in Nigeria. Tra il 2002 e il 2005, Descalzi viene nominato direttore dell’area geografica Italia, Africa e Medio Oriente. Nel 2005 diventa vicedirettore generale di Eni nella divisione Exploration & Production. Dal 2006 al 2014 è anche Presidente di Assomineraria. È componente del Consiglio Generale e dell’Advisory Board di Confindustria. È inoltre consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala. Membro nel National Petroleum Council, Descalzi è stato insignito dall’Atlantic Council del Distinguished Business Leadership Award nel 2022.

Giuseppe Zafarana è nato a Piacenza nel 1963 e ha intrapreso la carriera militare nel 1981. Nel 1985 ha terminato l’Accademia della Guardia di Finanza con il grado di tenente. Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria, con un master in diritto tributario d’impresa alla Bocconi, Zafarana ha ricoperto numerosi incarichi in varie regioni italiane e ha rivestito il ruolo di comandante provinciale di Roma dal 2003 al 2008 e di comandante regionale della Lombardia dal 2015 al 2016. Fino al 2018 è stato capo di stato maggiore del comando generale della Gdf per poi assumere l’incarico di comandante interregionale dell’Italia centrale. Il 25 maggio 2019, è stato indicato comandante generale della Gdf dal governo Conte. Adesso, lascerà la guida della Gdf per la presidenza di Eni.

LEONARDO

Sulla lista depositata dal Mef – titolare del 30,2% del capitale – con il Mimit per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Leonardo ci sono, oltre a Stefano Pontecorvo e a Roberto Cingolani, i consiglieri Elena Vasco, Enrica Giorgetti, Francesco Macrì, Trifone Altieri, Cristina Manara, Marcello Sala

Già ministro della Transizione Ecologica nel governo Draghi, Roberto Cingolani è consigliere per l’energia nell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Subentra ad Alessandro Profumo come Ad di Leonardo, l’azienda italiana a partecipazione statale attiva nei settori aerospazio, difesa e sicurezza. Nato a Milano il 23 dicembre 1961, Cingolani si è laureato in Fisica all’Università di Bari e ha poi conseguito un dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Per Cingolani è un ritorno a Leonardo, per cui è stato Chief Technology & Innovation Officer dal 2019 al 2021. Dal 2005 al 2019 ha ricoperto la carica di direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. È stato membro del CdA di Illycaffè dal 2019 al 2021. Il suo curriculum è arricchito da esperienze accademiche internazionali: ricercatore al Max Planck Institut di Stoccarda, visiting professor all’Institute of Industrial Sciences della Tokio University e alla Virginia Commonwealth University.

Nato a Bangkok in Thailandia il 17 febbraio 1957, Stefano Pontecorvo è un diplomatico italiano. La sua carriera diplomatica ha inizio nel 1985. Il primo incarico all’estero è quello di secondo segretario presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca, dall’1988 al 1992. È stato vice capo missione presso l’Ambasciata d’Italia a Londra (2010-12) e vice capo missione presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca (2007-09). Dal 2013 al 2015, è stato consigliere diplomatico del Ministro della Difesa sotto la guida dei ministri Di Paola, Mauro e Pinotti. In questa veste, ha seguito direttamente gli eventi in Afghanistan. Ambasciatore d’Italia in Pakistan dal 2015 al 2020. Ha inoltre ricoperto l’incarico di Alto Rappresentate Civile della Nato per l’Afghanistan dal giugno 2020. Durante l’ultima crisi che ha colpito il Paese, ha coordinato l’evacuazione di migliaia di persone.

POSTE

Wanda Ternau, Matteo Petrella, Paolo Marchioni e Valentina Gemignani sono i consiglieri proposti dal Mef – titolare del 29,26% del capitale e per il tramite di Cassa depositi e prestiti di un ulteriore 35% – per il nuovo consiglio di amministrazione di Poste Italiane.

Fiorentino, con una laurea (con lode) in Economia Politica alla Bocconi e corsi di specializzazione presso la Stern Business School della New York University, la carriera del nuovo Ad di Poste Italiane Matteo Del Fante è iniziata molto presto. Nel 1991, all’età di 24 anni, è entrato in Jp Morgan, di cui è diventato manager director a Londra nel 1999. Nel 2003 è entrato a Cassa Depositi e Prestiti, e dal 2010 al 2014 ne è stato direttore generale, prima di passare a Terna nello stesso ruolo dal 2014 al 2017. È stato consigliere di amministrazione di numerose società partecipate dal Gruppo Cdp come STMicroelectronics ma anche del Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica dal 2011 al 2013. Dal 2021 è anche vicepresidente di Assonime.

Piemontese, laureata in economia a Torino, la nuova presidente di Poste Italiane Silvia Rovere è presidente di Confindustria Assoimmobiliare e nel 2020 ha fondato la Sensible Capital. Dal 2003 al 2005 è stata Cfo di Patrimonio dello Stato, con responsabilità sul programma dei fondi immobiliari pubblici e sugli strumenti di valorizzazione e privatizzazione del patrimonio dello Stato. In seguito è stata a Londra in qualità di Head of Business Development del Gruppo Aedes e dal 2009 al 2013 è stata DG di REAM SGR, dove ha portato a termine con successo prima la fase di turnaround e poi il piano triennale di crescita. Ha, inoltre ricoperto la carica di Ad di Morgan Stanley SGR. Silvia Rovere ha contribuito allo sviluppo della finanza socialmente responsabile avendo costituito e gestito due dei primi fondi di social housing in Italia. Accanto all’attività professionale ha svolto attività accademica e di ricerca per, tra gli altri, il Dipartimento di Economia Politica e il Dipartimento di Diritto Commerciale della Facoltà di Economia di Torino, il Centro L. Einaudi di Torino e il Master di Finanza Immobiliare della SDA Bocconi. È Fellow member di RICS, membro del Comitato Esecutivo di ULI Italia e del Comitato Direttivo del think tank Fondazione Res Pubblica.

Nel rimescolamento delle caselle la presidenza di Terna andrà a Igor de Biasio, l’ad è una donna, Giuseppina Di Foggia. La manager 53 enne romana è la prima “amministratrice delegata” di una grande società pubblica quotata. Il suo nome circolava da settimane per la guida di Terna, monopolista italiano della rete di elettrica controllato dal Tesoro tramite Cdp Reti (29,8%). I due nuovi ‘manager’ di Terna sono stati indicati ufficialmente da Cdp.

Le new entry a Terna

Giuseppina di Foggia, indicata ai vertici di Terna, la prima amministratrice delegata di una partecipata pubblica italiana. Romana, 53 anni, ingegnera elettronica con una laurea alla Sapienza di Roma ed un master negli Usa in Professional Program Management presso lo Stevens Institute, Di Foggia da aprile 2020 è al vertice di Nokia Italia come vice presidente e country manager per Italia e Malta. Di Foggia, prima di raggiungere questo traguardo che la porterà alla guida della società operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, un gruppo quotato da oltre 5mila dipendenti, di tetti di cristallo ne ha già sfondati parecchi. La manager inizia il suo percorso professionale in progetti di ricerca e sviluppo finanziati dall’Unione Europea per la pianificazione e l’implementazione della rete radiomobile di terza generazione. Nel 1998 entra in Lucent Technologies, azienda divenuta dal 2006 Alcatel-Lucent e dal 2016 Nokia. Molto attiva nel promuovere il ruolo dei giovani, la digitalizzazione e la diffusione della discipline Stem dal 2021 è cavaliere del Lavoro e dal 2022 è presidente del gruppo Gpi. Fa parte dell’advisory board Investitori Esteri di Confindustria e del Consiglio Generale di Anitec-Assinform e del consiglio direttivo di Assolombarda. E’anche nel consiglio di amministrazione della Luiss Business School SpA, del consiglio di amministrazione di Cefriel e del board dell’Executive Mba dell’Università Lumsa. Di Foggia è sposata e ha 2 figli. Forbes l’ha inserita nella lista delle 100 donne più influenti di Italia.

Igor De Biasio. Nato nel 1977 a Milano, laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito una specializzazione in marketing ed Economia digitale presso lo stesso ateneo, e un’ulteriore specializzazione post-laurea in Marketing presso la Bocconi. Igor De Biasio prima della nomina alla presidenza di Terna è un dirigente d’azienda con esperienza internazionale sviluppata in oltre 15 anni di lavoro in imprese leader mondiali nei rispettivi settori di riferimento. Inizia la sua carriera nel 2001 come responsabile del mercato del nord Italia presso l’azienda Eurobusiness – digital start-up company specializzata in progetti online e business intelligence. Dal 2004 al 2010 è manager alla GFK Retail and Technology, multinazionale leader tra gli istituti di ricerche di mercato e consulenza strategica. Dal 2010 al 2016 è in Philips, multinazionale leader mondiale, dove arriva a ricoprire il ruolo di sales manager, gestendo tutti i canali del business Consumer Lighting nel cluster Italia, Israele, Grecia, Malta e Cipro. Fino al luglio 2019 ricopre l’incarico di wholesale director Europa, Medio Oriente e Africa presso l’iconico brand Moleskine. Direttore commerciale ‘Consumer” per l’intera area EMEA, nel luglio 2018 è eletto dalla camera dei Deputati componente del Cda RAI. Nel luglio 2019 è nominato nel board e Amministratore delegato di Arexpo.

 

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