NF24
Cerca
Close this search box.

Ferretti Peretti (Google): L’approccio responsabile all’AI

Melissa Ferretti Peretti

“Con l’AI conviviamo da dieci anni”, ricorda il Country manager in Italia di Google Melissa Ferretti Peretti durante la RomeCup organizzata all’Uinversità Campus Bio-Medico di Roma da Fondazione Mondo Digitale. La country manager sottolinea l’approccio responsabile scelto dal gigante americano sull’AI, su cui si è accesa la competizione con ChatGpt di OpenAI.

Un momento dell’incontro alla RomeCup

“Come fa secondo voi il motore di ricerca a capire cosa volevamo scrivere?”, chiede Ferretti Peretti ai ragazzi della RomeCup. “Con l’AI: è dal 2001 che Google utilizza per la comprensione del linguaggio. Anche quest’anno abbiamo lanciato funzionalità che mettono insieme testi e immagini, per cui se vedo una giacca che mi piace posso fare una ricerca e dire che la voglio in blu e quali negozi la vendono. Voi utilizzate l’AI da anni, dalle mappe a Translate a Gmail che già ci aiuta a comporre le email. Poi c’e’ l’AI generativa, come ChatGpt, e Bard di Google, che abbiamo lanciato in modo lento e controllato, con dei trusted user, e una grande responsabilità: in futuro ci assisterà nelle nostre attività quotidiane. L’Ai generativa sarà in grado di aiutarci a lavorare, a connetterci, e creare in un modo che non è mai stato possibile. L’AI ci aiuterà ad affrontare alcune grandi sfide che già ci troviamo ad affrontare e già lo fa in medicina, nella sostenibilità, nei cambiamenti climatici. Un paio di esempi: ci sono applicazioni che stiamo testando in Usa che permettono di prevedere con anni di anticipo l‘evoluzione di malattie come il tumore al seno. Tra 5 10 anni un radiologo potrà avere un assistente che permette di fare previsioni”.

Ferretti Peretti ricorda che “ci sono 300mila donne che muoiono ogni anno di parto, perché non vengono usati ultrasuoni nei Paesi più poveri: stiamo testando modelli AI che con un basso livello di formazione consentano di vedere se ci sono dei rischi legati alla posizione del feto. Inoltre nella prevenzione dei disastri naturali una delle funzionalità è la capacità di prevedere i confini degli incendi, si usa AI predittiva per poter avvertire governi e popolazioni”.

Il mondo del lavoro

Per la country manager “le applicazioni dell’AI che vedremo nei prossimi anni impatteranno tutti gli ambiti della nostra vita. Ma cosa succedera al mondo del lavoro? L’AI sarà meglio di noi?”, si chiede Ferretti Peretti. “Ogni grande rivoluzione tecnologica ha cambiato il mondo del lavoro. In realtà le figure professionali non sono scomparse, anche se usiamo Excel invece della calcolatrice i ragionieri non sono scomparsi. Quindi la sfida è far evolvere le competenze, e giornate come queste ci aiutano per iniziare il dibattito”.

“Noi stiamo affrontando il tema in due modi: aiutare le persone a sviluppare competenze con tantissimi programmi formativi gratuiti, e in Italia abbiamo formato un milione e mezzo di persone tra giovani e pmi. La seconda è svilupparla in modo responsabile: siamo stati tra le prime aziende nel 2018 a rendere pubblici i nostri principi etici per AI. Mi piace citarveli: innanzitutto per noi l’AI deve essere in grado di dare un beneficio alla società. Se c’è una tecnologia che può portare più rischi che benefici non la seguiamo. Poi non deve creare stereotipi, deve avere al centro la privacy, e gli algoritmi devono poter essere controllati dall’uomo”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.