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Forum Innovazione di Fortune Italia, se tecnologia e finanza cambiano davvero le cose

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Dal fintech alla space economy, dalla mobilità all’Iot, fino al tema delle competenze: le declinazioni dell’innovazione sono tante. Fortune Italia, durante la seconda giornata del Forum Innovazione alle Ogr Torino, ha provato a raccontarle partendo da un presupposto semplice: che si tratti di industria o di metaverso (novità della seconda edizione: il Forum si poteva seguire anche virtualmente grazie alla partnership con Noema Digital) l’innovazione va affrontata nei suoi aspetti più concreti. A partire dal ruolo della finanza, che serve ad abilitarla.

Il secondo giorno del Forum ha visto succedersi 6 tavoli di lavori su sei temi precisi, dopo una prima giornata che ha riunito esperti e rappresentanti delle istituzioni per parlare delle tematiche ‘settoriali’ legate all’innovazione dell’uso delle tecnologie nei diversi contesti industriali-funzionali e socio-culturali e quelle ‘trasversali’ ai diversi settori. “Una giornata piena di energia e spunti che ha descritto scenari importanti di sviluppo per l’industria italiana dei prossimi anni”, ha commentato Carlo Maria Medaglia, coordinatore scientifico del Forum Innovazione di Fortune Italia, a margine della giornata conclusiva dell’evento che ha riunito sul palco delle Ogr di Torino i rappresentanti del comparto industriale e produttivo italiano.

Massimo Lapucci, Ceo Ogr Torino e Segretario generale Fondazione Crt, durante il Forum Innovazione

“Oggi sentiremo molto parlare del rapporto tra uomo e innovazione”. Così ha detto Leonardo Donato, Ceo di Fortune Italia, aprendo l’evento. “Lo faremo spaziando tra diversi ambiti, in un posto magico che ci permette di esprimere al meglio questi concetti. L’innovazione, come ogni esperienza umana, si realizza dentro a un certo tempo e un certo spazio. Questo è il luogo dell’innovazione”.

Innovazione concreta, quindi: la scelta del luogo che ha ospitato il Forum, le Ogr di Torino, non è stata un caso: Massimo Lapucci, Ceo delle Ogr e Segretario Generale Fondazione CRT, ha spiegato che le Officine Grandi Riparazioni sono un luogo storico, diventate “simbolo di una nuovo modo di interpretare l’innovazione fin dalla ristrutturazione, finanziata da Fondazione CRT unicamente con i rendimenti, senza impiego di fondi”.

D’altronde, dice Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica Comune di Torino, “ha molto senso parlare di innovazione a Torino. L’innovazione è nel Dna di questa città e lo è in un modo peculiare, in un rapporto molto profondo con l’impresa. È un’idea di innovazione molto concreta, che ha a che fare con l’umano e con la produzione, con l’investimento e con l’imprenditoria”.

Jim Jacovides sul palco del Forum

Tra gli ospiti del Forum anche Jim Jacovides, Managing Director Fortune Europe: “Fortune e Fortune Italia hanno goduto di una solida partnership per cinque anni e siamo entusiasti del nostro lavoro insieme. Il Fortune Italia Innovation Forum di oggi è stato un enorme successo. Ha messo in mostra argomenti affascinanti, relatori eccezionali, partecipanti stellari e una location avvincente: tutto ciò che rende una conferenza Fortune un’esperienza così preziosa. Il team di Fortune Italia ha svolto un lavoro eccezionale creando un evento avvincente”.

Ma quali sono stati i temi della seconda edizione del Forum? Le tavole che hanno costituito la seconda giornata di lavori danno l’occasione di affrontare il tema in sei ambiti diversi. Tutti, indistintamente, a caccia di fondi per potersi concretizzare. Partiamo allora dal mondo finanziario.

Fintech, l’esempio Ogr Torino e come ChatGpt può cambiare la finanza

Non ce ne accorgiamo più, ormai, ma quando paghiamo il conto del ristorante direttamente con un’app sul telefono, forse potrebbe tornarci in mente: se c’è un settore che la tecnologia ha già rivoluzionato, quello è la finanza.

Ma tra Web3 e metaverso, quella spinta innovativa ancora non si è esaurita. Detto questo, a proposito di concretezza, va ricordato che mentre il fintech cambia la finanza (attraverso l’ingresso di nuovi player e del dialogo con le grandi istituzioni tradizionali) è la finanza che permette a tutti gli altri settori di cambiare. E alla tecnologia di svolgere il suo ruolo.

Forum Innovazione, un momento della tavola sul fintech moderata da Emilio Carelli

Proprio le Ogr Torino sono un esempio, ha spiegato Lapucci durante la tavola sul fintech moderata da Emilio Carelli: “Nel momento in cui ci siamo trovati a ristrutturare l’hardware – cioè l’edificio, spiega Lapucci parlando delle Ogr Torino – simultaneamente ci siamo dovuti porre il problema di quale software ridare a delle officine che riparavano treni. Abbiamo sempre immaginato le OGR sia nella loro parte Cult che nella loro parte Tech, con l’idea di un ponte che partendo dalla città di Torino doveva, nella nostra visione, collegare la città all’inizio, poi il Paese”. Sicuramente l’innovazione, il tech ma anche la cultura, spiega Lapucci, “sono assolutamente ‘mobili’, come il capitale e come la finanza. E vediamo che naturalmente le idee viaggiano, si muovono, hanno bisogno di competenze; dunque, abbiamo voluto creare un polo che innanzitutto attraesse talenti da fuori. Come Fondazione CRT ci siamo posti il tema di voler creare una realtà di collegamento ma anche di un dialogo tra questo tipo di figure”. Ora, racconta Lapucci, ci sono “circa 14 di programmi di accelerazione in materie molto diverse”.

La storia delle Ogr, racconta Lapucci, passa quindi dalla cultura e dalle startup, ma non solo: “Il modello è anche quello di attrarre, oltre alle grandi aziende, anche “gli investor nel mondo bancario, ne cito due: Unicredit e Intesa Sanpaolo. Una formula mista, innovativa, originale di soggetti che tra di loro si parlano e cercano di coprire l’intera catena dal momento della selezione del talento fino al momento del demo day e dell’incontro con gli investor, anche attraverso fondi di investimento presenti all’interno delle OGR”.

Il risultato?  Eccolo: 240 startup accelerate (“ne acceleriamo adesso ad un ritmo di 120 l’anno”, dice Lapucci) e un’attrazione di capitale convogliato dagli investitori verso le startup di circa 250 mln di euro nei primi tre anni di attività, “con una pandemia nel mezzo”. Numeri, insomma, che “nel nostro piano iniziale hanno sicuramente superato le aspettative e gli obiettivi”.

E il fintech?

L’ultimo aggiornamento è molto, molto ‘concreto’ per gli attori che cercano di cambiare la finanza, e lo ha ricordato Giulio Centemero, membro della VI Commissione della Camera dei Deputati, collegato da remoto: nei giorni scorsi il dl Fintech è passato al Senato e ora attende il passaggio alla Camera.

Il Dl, incentrato su emissioni e circolazione di strumenti finanziari in forma digitale e sulla semplificazione della sperimentazione Fintech, parte da lontano, ricorda Centemero: dalle normative sulle Sandbox per sperimentare le soluzioni fintech e insurtech, per le quali ora si cerca si semplificare l’accesso. “La sandbox regolamentare è stata introdotta come norma primaria con il decreto crescita del 2018. Un ambiente sperimentale per le società del fintech laddove le loro attività non sono ancora previste dalla norma nazionale”. Un approccio interministeriale, che raggruppa anche le autorità di vigilanza come Consob, ma anche Ivass e Banca d’Italia, “in modo che le nostre startup, le nostre società, non debbano andare in altre geografie. Ora siamo agli ultimi passaggi fondamentali per quello che riguarda il fintech”.

Graziano Meloni, CEO di Manteia, ha spiegato che la sua società è una fintech con “focus sul mondo del credito, sfruttando le nuove tecnologie nell’ambito dell’analisi dell’informazione, quindi l’interpretazione dei documenti e dei dati”. L’argomento, ricorda Meloni, è più che di attualità: “Sono alcuni mesi che stiamo osservando un’accelerazione esponenziale con l’avvento delle AI mosse dei grandi player tecnologici mondiali”. Da OpenAI con ChatGpt a Google con bard,  “tutti i grandi colossi che stanno proponendo le loro soluzioni, con una capacità di ricerca e di interconnessione che chiaramente un singolo essere umano non può esprimere. Mi permetterei di dire che ormai neanche un gruppo di lavoro ha una simile capacità”.

Tutto questo nuovo potenziale, racconta Meloni, “ricondotto al mondo del credito è un’opportunità straordinaria. Noi pensiamo che dare nuovi strumenti alle banche in fase di origination del credito quindi di erogazione del credito possa permettere di indirizzare le scelte strategiche, anche le scelte operative in maniera non più vincolata semplicemente da quello che è il quadro normativo”. Ora “si possono immaginare anche delle dinamiche predittive”. Il provvedimento di legge annunciato da Centemero soddisfa le esigenze delle fintech? Secondo Meloni “la sandbox è di fondamentale importanza, quindi è un provvedimento assolutamente positivo e necessario. L’ambito di applicazione sandbox deve espandersi costantemente a varie declinazioni. Ad esempio vorremmo vedere un’accelerazione sull’erogazione del credito, quindi una sandbox che permetta di testare ad esempio nuovi algoritmi di valutazione del rischio in ambito finanziario”.

Federico Sforza, Amministratore Delegato AIDEXA, spiega che la società è una fintech ma anche una banca. “Abbiamo fatto questa scelta abbastanza articolata di voler essere fin dall’inizio banca e così è stato. Con la missione di offrire credito in maniera diversa alle piccole e piccolissime imprese, che è sempre stato un tema problematico”. Nonostante “gli imprenditori chiedono semplicità e non hanno tempo da perdere”, dare credito alle piccole imprese è “la principale difficoltà”.

Una delle leve principali, “forse la leva principale, con cui noi offriamo un credito, è l’open banking: ci consente di fare l’analisi dei flussi di cassa in tempo reale dell’azienda, capire come l’azienda sta andando e valutare in tempi rapidissimi il merito di credito dell’azienda”. Un esempio? “In piena pandemia i ristoranti chiusi sono stati messi tutti in blacklist da parte delle banche tradizionali, noi invece abbiamo continuato a erogare, perché riuscivamo a capire quelli che si erano per esempio convertiti al digitale, alla consegna a domicilio, perché riuscivamo a vedere come l’azienda si era mossa. Siamo una banca da poco più di un anno e mezzo e abbiamo erogato oltre 350 milioni di euro alle piccole imprese e continuano a crescere a ritmi molto elevati”.

L’edizione di quest’anno del Forum Innovazione è stata resa accessibile anche sul metaverso

Space economy

Nel corso degli ultimi 20 anni il settore  dei viaggi spaziali è cambiato radicalmente. L’ingresso dei privati, Elon Musk con la sua SpaceX su tutti, ha totalmente rivoluzionato il modo in cui guardiamo fuori dall’orbita terrestre. Da ambito essenzialmente scientifico, oggi viene percepito come strumento di accelerazione economica. Se ne è parlato durante la tavola sulla Space economy moderata da MariaPia Ebreo, di Fortune Italia, con David Avino, Managing Director Argotec, Fabrizia Buongiorno, Presidente E-Geos, Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato Thales Alenia Space, Vincenzo Giorgio, Amministratore Delegato Altec e Giorgio Saccoccia, Presidente ASI. Dal confronto fra gli speaker è emerso come la Space economy italiana punti a diventare competitiva, leader in ambito europeo, con ricadute attese a vantaggio di tutta l’industria spaziale nazionale. Anche grazie all’intervento del Pnrr, che ha destinato all’Agenzia Spaziale Italiana 880 mln di euro, che saranno impiegati per sviluppare nuovi ambiti di ricerca, dalla Space Factory 4.0 all’osservazione della Terra, per citarne alcuni.

 

Forum Innovazione, un momento della tavola sulla space economy moderata da Mariapia Ebreo

Mobilità

Nella tavola “La mobilità delle persone, la logistica e il trasporto merci” si è cercato di evidenziare le problematiche economico-finanziarie di politica industriale e di sostenibilità economica relative al passaggio da motorizzazione endotermica a nuove modalità di trazione (biocarburanti, elettrico, idrogeno). Alla tavola moderata da Carlo Maria Medaglia hanno partecipato Dino Menichetti, Regional Manager Fercam e Presidente Fercam EchoLabs, Antonio Misiani, Membro X Commissione Senato della Repubblica, Tullio Patassini, Esperto Transizione Energetica, Lorenzo Pireddu, General Manager Italy Uber, e Carlo Tursi, Ceo Urban V

È stato approfondito, tramite il contributo del senatore Misiani, il supporto dato dallo Stato tramite leve finanziarie come il PNRR e dall’altra investigando con operatori di settore, quali Fercam, le problematiche relative alle attività day by day dei grandi player economici. Inoltre, sono stati descritti nuovi scenari di mobilità delle persone in ambito urbano ed extra urbano tramite l’esposizione dei piani di sviluppo delle società Urban V e Uber da parte dei loro amministratori delegati.

 

Forum Innovazione, un momento della tavola sulla mobilità moderata da Carlo Maria Medaglia

Iot ed Edge computing

Internet delle cose ed edge computing sono “due grandi leve per la digital tranformation della nostra quotidianita”, come recita il titolo della tavola del Forum Innovazione, alla quale hanno partecipato Ladislau Matekovits, Professore Associato dip. Elettronica e Telecomunicazioni Politecnico di Torino, Giulia Pastorella, Membro IX Commissione Camera dei deputati, Sabino Trasente, Business Solution Strategy Director VMware South EMEA, e Alessandro Vietri, Partner Lutech Next, con la moderazione di Carlo Maria Medaglia, Fortune Italia.

In questa tavola è stata sottolineata con forza l’importanza di ricerca e sviluppo in un campo di frontiera come quello dell’Internet delle cose, la necessità di individuare investitori e partner di qualità.  Sabino Trasente, Business Solution Strategy Director VMware South EMEA, ha raccontato che VMware investe ogni anno il 25% del fatturato in ricerca e sviluppo, mentre Alessandro Vietri, Managing Partner Lutech Next, ha annunciato che, nel prossimo anno, per migliorare la propria capacità di innovazione, Lutech ha pianificato di reclutare più di mille persone dai centri di innovazione creati con le università, in particolare con il Politecnico di Bari.

Nuove Competenze

Partendo da uno scenario di continua trasformazione del Paese, nella tavola sulle ‘Nuove competenze’ si è discusso dell’opportunità di indirizzare le politiche e le risorse derivanti anche dal PNRR al  ad attività di upskilling e reskilling delle competenze. Hanno partecipato Rossella Calabrese, Consigliere Delegato Treccani Accademia, Anna Deambrosis, Head of Change Management Reale Group, Anna Gionfriddo, Country Manager Manpower Group Italia, Vittorio Martinelli, Managing Director Olympus Italy, Antonella Salvatore, Director John Cabot University. Per Fortune Italia ha moderato Claudia Bugno, in una tavola dove è stato condiviso il ruolo cruciale dell’orientamento per i giovani, inteso come accompagnamento e mentoring anche in chiave esperienziale. I contenuti formativi dovrebbero fornire un mix di competenze tecniche ed umanistiche, per garantire trasversalità e complementarietà necessarie in un mondo del lavoro profondamente innovato e mutato. È stato posto l’accento sul Change Management e sulla necessità di implementare corsi di leadership adattiva, anche per rispondere all’esigenza di eliminare il tappo generazionale delineato dalla ‘piramide invertita’, che vede da un lato una classe dirigente perlopiù tradizionalista e dall’altro la spinta innovativa delle giovani generazioni.

Entertainment, Gaming e New Media

Con Diego Cavallari, Amministratore Delegato Acer Italia, Gianluca Daluiso, Direttore CNC Media, Federico Mollicone, Presidente Commissione Cultura Camera dei Deputati e Andrea Rosi, Presidente Sony Music si è discusso di Gen Z e del rapporto dei giovani con le nuove forme di comunicazione che si stanno evolvendo in quest’ultimo periodo: dal settore dell’intrattenimento, a quello della musica e del gaming fino ai nuovi media che si sviluppano sui social media. Settori che, soprattutto dopo la pandemia, hanno sviluppato una profonda crescita. Sono stati analizzati quali possono essere i collanti per le nuove generazioni nei vari settori e in che modo i nuovi modi di comunicare influenzano enormemente la Gen Z. E in questa evoluzione in che direzione va il gaming? E la musica dove guarda? E la politica è in grado di stare al passo con i tempi?

 

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