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Palinsesti Rai, Manfredi: Napoli è una realtà dell’audiovisivo italiano

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“Un segno della ritrovata centralità della città”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi commenta a Fortune Italia la scelta di Napoli come sede della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Rai 2023-24. L’evento, che ha annunciato volti e programmi della nuova stagione televisiva, è stato ospitato dall’Auditorium del Centro di Produzione Radio e Tv Rai di via Guglielmo Marconi. Una scelta non casuale: nel 2023 il centro ha festeggiato i sessant’anni di attività.

Sindaco, partiamo dalla scelta di Napoli per un evento così significativo. Che valore ha per la città? 

La scelta di Napoli per un evento del genere è una cosa molto positiva: un segno della ritrovata centralità della nostra città e della grande attenzione che ormai Napoli riscuote a livello nazionale. È anche un impegno della Rai nei confronti del nostro centro di produzione, che rappresenta senza dubbio uno dei grandi motori culturali della città.

Il centro di produzione Rai di Napoli ha da poco compiuto sessant’anni. Che ruolo ha giocato nella storia della tv italiana?

Per la Rai il centro ha rappresentato tanto. Ci sono stati eventi e programmi passati alla storia che sono stati prodotti qui e che sono entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo italiano. Mi viene da pensare a ‘Un posto al sole’, diventato ormai una sorta di rappresentazione iconica di Napoli, un programma seguitissimo in tutto il Paese e anche all’estero. E poi il centro è stato anche una grande fabbrica di professionalità: le tante maestranze che si sono formate qui hanno fatto sì Napoli diventasse una realtà importante dell’audiovisivo e le tante produzioni che oggi si realizzano a Napoli ne sono una testimonianza concreta.

Quanto è importante rafforzare la formazione per valorizzare le grandi risorse artistiche della città?

Credo sia fondamentale intensificare il discorso relativo alla formazione. Nella grande catena della produzione audiovisiva, non tutti i segmenti si concretizzano a Napoli. Noi siamo un set importante, un grande teatro dove ogni settimana si girano film e fiction anche con tante produzioni internazionali. Dobbiamo però rafforzarci ancora nella post-produzione affinché Napoli diventi una realtà dove non si gira solo, ma si rielabora anche la produzione audiovisiva.

Crede che le tante produzioni ambientate a Napoli siano riuscite a superare la narrazione stereotipata della città?

Questa è proprio la battaglia che io sto portando avanti. Per troppi anni Napoli ha avuto una narrazione negativa, nettamente al di là dei suoi meriti e demeriti. Oggi finalmente si registra un’inversione di tendenza, con una narrazione diversa, più positiva, non solo in Italia ma moltissimo anche all’estero. Si intravedono finalmente le enormi potenzialità di una città in grande crescita, estremamente creativa, molto internazionale e capace di intercettare le nuove tendenze. Oggi finalmente Napoli viene raccontata per come veramente è: una città straordinaria dalle grandi potenzialità in parte ancora inespresse.

La Rai ha presentato oggi la nuova offerta per la stagione 2023-24. Qual è, a suo avviso, il valore della nostra tv di Stato?

Quello che impressiona, a mio parere, sono l’estensione e la varietà dell’offerta televisiva. La Rai rappresenta la grande televisione italiana, quella che contribuisce a determinare le tendenze e le sensibilità del Paese. Una grande azienda culturale. E allora le dico Forza Rai, perché la Rai è un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’Italia.

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