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Chi è Francesca Bellettini, la manager ‘da 3 miliardi di euro’ a capo dei brand Kering

Francesca Bellettini

Francesca Bellettini, la “donna da un miliardo di dollari” come l’ha soprannominata Le Monde già nel 2017, arriva sempre più in alto. I risultati di Yves-Saint Laurent (i cui ricavi hanno superato i 3 mld di euro nel 2022) sono stati premiati, e la manager che dal 2013 guida il marchio più in forma del gruppo Kering scala le gerarchie del mondo della moda. Oltre ad essere Ceo di YSL, Bellettini diventa vice Ad di Kering, e responsabile dello sviluppo del Gruppo francese proprietario anche di Gucci, altro marchio colpito dal terremoto delle nomine che porta all’addio il Ceo Marco Bizzarri.

I nomi coinvolti dal rimpasto annunciato ieri da Kering sono tanti e pesanti. Ecco un riassunto, tra Italia e Francia:

  • Ad di Gucci dal 2015, Marco Bizzarri lascerà l’azienda il 23 settembre 2023.
  • Il suo ruolo “per un periodo di transizione” verrà preso da Jean-François Palus, vice amministratore delegato di Kering.
  • Jean-Marc Duplaix, Chief Financial Officer di Kering dal 2012, è stato nominato Deputy CEO del gruppo responsabile delle operazioni e della finanza.
  • Non va dimenticato un altro avvicendamento in casa Gucci, annunciato a inizio anno: quello che vede Sabato di Sarno prendere il posto dello storico direttore creativo Alessandro Michele, il cui addio è arrivato alla fine del 2022.
  • Francesca Bellettini diventerà una figura chiave: a lei riporteranno i Ceo di tutti i marchi del Gruppo, e sarà responsabile di “guidare tutte le case del Gruppo nelle prossime fasi del loro sviluppo”, dicono da Kering.

Kering, chi è Francesca Bellettini

La crescita professionale della romagnola Francesca Bellettini non è iniziata nel mondo della moda, ma in quello della finanza: si è laureata in Business administration alla Bocconi e poi è diventata investment banker a Londra, per Goldman Sachs, Deutsche Morgan Grenfell e Compass Partners International. Poi è arrivata la moda: Prada (nel 1999 nella divisione Business Planning and Development), Helmut Lang (Operations Manager), la stessa Gucci (nel 2003, come Associate Worldwide Merchandising Director) e Bottega Veneta (nel 2008, mentre nel 2010 è diventata Worldwide Merchandising and Communications Director).

Dal 2013 Presidente e Ceo di Yves Saint Laurent, scelta da Francois-Henri Pinault, ha più che quadruplicato i ricavi della casa, partita da un giro d’affari da circa 500 mln all’arrivo di Bellettini.

Secondo Kering Bellettini “ha stabilito una cultura aziendale che promuove la creatività, l’autenticità e l’agilità, guidando il costante dinamismo della Maison e garantendo una traiettoria di crescita eccezionale e sostenuta, costruita su solide fondamenta. La leadership di Bellettini ha alimentato l’espansione della Maison e ha permesso all’identità di Saint Laurent di emergere, spingendo i confini in avanti, pur rimanendo fedele ai valori fondamentali della Maison”.

Sotto la guida di Bellettini, i ricavi di Yves Saint Laurent nel 2022 sono stati pari a 3,3 miliardi di euro, in aumento del 31%. Le vendite della rete di vendita al dettaglio gestita direttamente dalla Maison sono aumentate del 28%, mentre le entrate all’ingrosso sono aumentate del 6%. Yves Saint Laurent ha realizzato un utile operativo ricorrente di oltre 1 miliardo di euro nel 2022. Secondo i conti del primo trimestre 2023, chiusi in positivo dal Gruppo Kering, a trainare la crescita è stata proprio la YSL guidata da Bellettini, cresciuta del 9% a 800 mln di euro.

Nel 2022 Fortune Italia ha incluso Bellettini nel ranking MPW Italia.

Le conseguenze economiche

Francois-Henri Pinault, amministratore delegato del gruppo, ha detto che la riorganizzazione serve a “mettere Kering sulla strada del successo e di una crescita redditizia a lungo termine”.

Marco Bizzarri durante il LACMA Art + Film Gala di Los Angeles in una foto di novembre 2022. EPA/CAROLINE BREHMAN

L’attenzione del Gruppo su Gucci, al centro del rimpasto, è giustificata dai numeri: lo storico marchio italiano rappresenta più della metà del fatturato da 20 mld di euro di Kering (che dà lavoro a 40mila persone) e nell’ultimo periodo ha rallentato, anche rispetto a concorrenti come la Louis Vuitton del gruppo Lvmh guidata da gennaio da un altro italiano, Pietro Beccari. Il colosso della moda Lvmh, che ha tra i suoi marchi anche Christian Dior, negli scorsi mesi è diventata la prima società europea a superare la soglia di 500 mld di dollari di capitalizzazione.

Per il momento, il cambio al vertice di Gucci fa impennare le azioni di Kering alla Borsa di Parigi, cresciute del 6% in apertura. I titoli del gruppo ora salgono del 6,5%, mentre il resto del listino, il Cac40, cresce di un +0,55%, e Lvmh sale poco sopra l’1%.

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