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Spesa per le pensioni, nel 2023-24 sale al 16,2% del Pil

pensioni Pensione Lavoro anziani welfare assistenza sanitaria

Il sistema pensionistico italiano è soggetto a continui cambiamenti e adattamenti per far fronte alle sfide demografiche ed economiche. Il rapporto della Ragioneria generale dello Stato intitolato “Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario” fornisce un’analisi dettagliata dell’andamento della spesa per le pensioni nel biennio 2023-2024 e prospetta previsioni fino al 2070. In questo articolo, esamineremo le stime fornite nel rapporto, evidenziando i fattori che influenzeranno l’incremento della spesa pensionistica nel breve termine e le tendenze a lungo termine che porteranno a un nuovo scenario nel corso delle prossime decadi.

La crescita significativa della spesa pensionistica nel biennio 2023-2024

Secondo le previsioni del rapporto, la spesa per le pensioni in Italia raggiungerà il 16,2% del Pil nel biennio 2023-2024, un aumento rispetto al 15,6% registrato nel 2022. Questa crescita è attribuita a diversi fattori, tra cui l’elevata indicizzazione delle prestazioni legata all’aumento dell’inflazione verificatosi nel 2022 e 2023. Tuttavia, questo livello non è nuovo, poiché nel 2020 la spesa pensionistica aveva toccato il 16,9% a causa dell’impatto negativo della pandemia di Covid e dell’introduzione di misure come Quota 100.

Le origini della crisi economica e i suoi effetti sulla spesa pensionistica

Il rapporto analizza anche le origini della crisi economica del triennio 2008-2010 e gli effetti che si sono propagati fino al quadriennio 2012-2015. Questa doppia recessione ha portato la spesa pensionistica al 15,8% del Pil nel 2013-2014. Successivamente, con una leggera ripresa economica a partire dal 2015, si è assistito a una diminuzione, raggiungendo il minimo relativo del 15,2% nel biennio 2017-2018. Questa tendenza è stata influenzata anche dall’aumento dei requisiti di pensionamento.

Le misure introdotte e il loro impatto sulla spesa pensionistica

Il rapporto mette in luce come diverse misure introdotte dal 2019 al 2023 abbiano influenzato l’andamento della spesa pensionistica. Ad esempio, l’implementazione di Quota 100 e la riduzione dei requisiti di accesso al pensionamento anticipato hanno portato a una maggiore uscita dal mercato del lavoro e all’aumento del numero di pensioni rispetto al numero di occupati. Tali misure hanno contribuito all’aumento della spesa pensionistica, che ha raggiunto il picco del 16,9% nel 2020.

Le previsioni a lungo termine

Il rapporto prosegue fornendo previsioni a lungo termine per il periodo fino al 2070. Dopo il 2029, si prevede un nuovo aumento della spesa pensionistica, raggiungendo il 17% del Pil nel 2042. Questo aumento sarà influenzato dalla transizione demografica, con un rapporto sempre più alto tra il numero di pensioni e il numero di occupati.

La stabilizzazione e l’inversione della tendenza

Tuttavia, nel secondo periodo di previsione, dal 2042 al 2070, il rapporto spesa-Pil inizierà a diminuire gradualmente, attestandosi al 16,1% nel 2050 e al 14,1% nel 2070. Questo andamento sarà dovuto all’applicazione generalizzata del calcolo contributivo e alla stabilizzazione, seguita da un’inversione di tendenza, del rapporto tra il numero di pensioni e il numero di occupati. Ciò sarà influenzato dalla progressiva uscita delle generazioni del baby boom e dal pieno regime di funzionamento del sistema contributivo.

Il rapporto della Ragioneria generale dello Stato offre una visione dettagliata dell’andamento della spesa pensionistica in Italia per il biennio 2023-2024 e prospetta scenari a lungo termine fino al 2070. Se da un lato il breve termine sarà caratterizzato da un aumento significativo della spesa, influenzato dalle misure introdotte e dall’inflazione, il lungo termine vedrà una stabilizzazione e un calo progressivo della spesa grazie all’implementazione del calcolo contributivo e ai cambiamenti demografici. Queste previsioni forniscono importanti informazioni per sviluppare politiche pensionistiche sostenibili e adattabili alle sfide future.

 

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