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La bolla del mercato immobiliare, l’analisi dell’economista Robert Shiller

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L’economista Robert Shiller, dell’Università di Yale, ha pubblicato nel marzo 2000 un libro intitolato Irrational Exuberance (Esuberanza irrazionale), in cui proclamava che il mercato azionario era una bolla. Poco dopo, è scoppiata la bolla tecnologica.

Nel 2004, Shiller ha anche richiamato l’attenzione sull’impennata dei prezzi delle case con un articolo intitolato “C’è una bolla nel mercato immobiliare?”. Infine, nel 2007, ha previsto che i prezzi delle case negli Stati Uniti sarebbero crollati, proprio poco prima che questo avvenisse.

Nel 2023 l’economista è tornato a osservare da vicino il mercato immobiliare statunitense dopo il ‘vivace’ periodo della pandemia, che ha comportato un balzo del 43% dei prezzi delle case negli Stati Uniti, misurati dal Case-Shiller National Home Price Index, un indice di case unifamiliari che proprio l’economista ha contribuito a costruire molti decenni fa.

Questa volta però Shiller non prevede un crollo dei prezzi delle case a livello nazionale, né un boom duraturo. Al contrario, la scorsa settimana ha parlato alla CNBC e sembra suggerire che i prezzi delle case a livello nazionale faranno un passo di lato. “Il mercato immobiliare è diverso dal mercato azionario, è normalmente prevedibile. Dal 2012 ci sono stati circa 10 anni di crescita costante dei prezzi delle case. Una situazione che potrebbe volgere al termine con questo ciclo di aumento dei tassi di interesse”, ha detto.

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Robert Shiller, Professore di Economia, Università di Yale, USA, interviene a una sessione del panel durante il 50° incontro annuale del World Economic Forum (WEF) a Davos, Svizzera, 23 gennaio 2020. EPA/ALESSANDRO DELLA VALLE

Nel corso del boom, Shiller ritiene che il mercato immobiliare sia stato caratterizzato da una certa esuberanza, in quanto gli acquirenti di case si sono affrettati a ottenere tassi ipotecari del 2% e del 3%, che sapevano non sarebbero durati a lungo. “Credo che la paura di un aumento dei tassi di interesse abbia influenzato il pensiero delle persone. Non si tratta solo di proprietari di case, ma anche di nuovi acquirenti che volevano entrare prima che i tassi salissero ulteriormente”. La scorsa estate, Shiller ha suggerito alla CNBC che il boom immobiliare pandemico potrebbe essere sostituito da un periodo di calo dei prezzi delle case. Nell’agosto del 2022, ha dichiarato: “Il Chicago Mercantile Exchange ha un mercato a termine per i prezzi delle case. Ora è in retrocessione; si prevede che i prezzi delle case scenderanno di poco più del 10% entro il 2024 o il 2025”. Mentre i prezzi delle case a livello nazionale, misurati da Case-Shiller, sono scesi del 5,1% tra giugno 2022 e gennaio 2023, da allora hanno registrato una ripresa del 2,8% fino ad aprile.

La scorsa settimana, tuttavia, l’economista ha lasciato intendere che i recenti aumenti dei prezzi delle case a livello nazionale potrebbero essere solo un effetto stagionale: “Siamo in estate e di solito i prezzi salgono in questi mesi”, ha affermato. Se Shiller ha ragione e i guadagni dei prezzi delle case a livello nazionale di questa primavera e dell’estate sono solo ‘stagionali’, potrebbe significare che i cali dei prezzi mese su mese torneranno più avanti nel corso dell’anno, quando il mercato immobiliare entrerà nei mesi autunnali e invernali, stagionalmente più lenti. “Vedremo se ci sarà un atterraggio morbido [dell’economia statunitense] – ha concluso Shiller – Ma è una possibilità. Non mi faccio prendere dal panico in un senso o nell’altro”.

L’articolo originale è su Fortune.com.

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