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Esportazioni agro-alimentari italiane in crescita, l’analisi del primo trimestre 2023

novel food agroalimentare

Le esportazioni nel settore agro-alimentare italiano continuano a mostrare una robusta tendenza positiva nel primo trimestre del 2023, con un aumento del 9,5%. Un segnale incoraggiante che testimonia la vitalità e la competitività di questo importante comparto dell’economia nazionale. Secondo i dati forniti dal monitor dei distretti agro-alimentari italiani, curato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, ben 51 distretti contribuiscono a un totale di oltre 6,6 miliardi di esportazioni nel corso del trimestre.

Un aspetto notevole è rappresentato dal contributo del comparto dei prodotti alimentari trasformati, le cui filiere hanno registrato una crescita significativa del 15,4% nello stesso periodo. Questo dato sottolinea il valore aggiunto della trasformazione e dell’elaborazione dei prodotti agro-alimentari italiani, che trovano sempre maggiore apprezzamento sui mercati internazionali.

La filiera che si distingue per valori esportati è quella del vino, con un volume di esportazioni che supera 1,5 miliardi di euro e una crescita del 5% rispetto al trimestre precedente. Tra i principali contributi a questa performance, spiccano il distretto del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene con un notevole aumento del 12,6%, e il distretto dei Vini delle Langhe Roero e Monferrato, che registra un incremento del 4,4%, superando di 20 milioni il risultato ottenuto nello stesso periodo del 2022. Tuttavia, si è verificata una leggera flessione nei distretti dei vini del veronese (-1,7%) e dei vini dei colli fiorentini e senesi (-1,6%).

Il settore della pasta e dei dolci ha vissuto un trimestre da record, superando la soglia di 1,1 miliardi di euro e segnando un aumento dell’11,9%. In questo contesto, merita particolare attenzione il contributo determinante dei distretti alimentari di Parma (+14,2%), del napoletano (+30,5%) e di Avellino (+19,7%), così come del comparto pasta dell’olio e pasta del barese (+22,8%).

Tuttavia, non mancano delle sfide nel panorama agro-alimentare italiano. La filiera dei distretti agricoli ha infatti registrato una flessione del 2,1% nel primo trimestre del 2023, principalmente a causa degli aumenti dei costi e del calo delle rese dei raccolti causato da eventi climatici avversi, tra cui l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna lo scorso maggio.

Sotto il profilo delle relazioni commerciali, la Germania si conferma il principale partner commerciale dell’Italia nel settore agro-alimentare, registrando una crescita delle esportazioni del 13% nel primo trimestre del 2023. Nonostante il rallentamento dell’economia tedesca, il mercato tedesco continua ad acquistare principalmente prodotti agricoli (+5,6%), vini (+12,8%) e conserve (+22,9%). Gli Stati Uniti (+9%) e la Francia (+16,9%) seguono a ruota, mentre le vendite verso il Regno Unito continuano a crescere in modo significativo (+16,7%).

Nonostante alcune sfide nelle economie emergenti, queste rappresentano ancora una fetta importante delle esportazioni distrettuali agro-alimentari, costituendo circa il 20% del totale. Sebbene si siano verificati cali verso la Russia (-13,4%) e la Cina (-13,1%), si registrano variazioni positive in Polonia (+18,5%), Repubblica Ceca (+5,5%), Romania (+19%) e Brasile (+42,6%).

Un elemento chiave per sostenere e rafforzare questo trend positivo è il programma di sviluppo filiere promosso da Intesa Sanpaolo, che mira a supportare il “made in Italy” e agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Attualmente, sono attivi 863 contratti di filiera, di cui 169 nel comparto agro-alimentare, coinvolgendo oltre 6.600 fornitori e generando un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro. Questi dati testimoniano l’impatto significativo di tali iniziative sul settore, contribuendo in modo tangibile alla crescita economica e all’occupazione.

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