Il governo italiano ha adottato una misura significativa per supportare i lavoratori dello spettacolo, una categoria che da troppo tempo lotta con la precarietà e l’inattività. Circa 21 mila professionisti dello spettacolo, tra autonomi, co.co.co. e subordinati a tempo determinato, potranno ora beneficiare di un’indennità legata alla loro “discontinuità” lavorativa. Questa decisione rappresenta un passo importante per garantire loro una maggiore stabilità finanziaria, con un aiuto medio di 1.500 euro all’anno.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di questa misura, definendola “una norma di giustizia sociale da troppi anni attesa”. La categoria degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo spesso lavora nell’ombra, ma il loro contributo è fondamentale per l’industria culturale e dell’intrattenimento. L’indennità è un riconoscimento concreto del loro valore e dell’importanza del loro lavoro.
La misura beneficerà una vasta gamma di professionisti, dai membri delle maschere teatrali ai guardarobieri, dagli operatori delle sale cinematografiche agli impiegati amministrativi e ai tecnici impiegati nell’ambito dell’intrattenimento. Anche gli addetti alle pulizie, gli autisti, gli operatori del settore audiovisivo e molti altri lavoratori verranno inclusi.
L’indennità sarà erogata su richiesta del lavoratore all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ogni anno, in base ai requisiti accumulati nell’anno precedente. La misura è finanziata con un bilancio di 100 milioni di euro nel 2023, 46 milioni nel 2024, 48 milioni nel 2025 e 40 milioni a partire dal 2026. Queste cifre saranno integrate dagli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro e da altri contributi di solidarietà.
Federico Mollicone, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ha sottolineato che questa misura rappresenta un omaggio concreto al mondo degli artisti e degli attori, e ha promesso ulteriori azioni per rafforzare il settore dello spettacolo e ampliare il welfare.
L’Associazione AssoArtisti ha elogiato la decisione, sottolineando come finalmente il lavoro degli artisti venga riconosciuto anche oltre le performance, includendo la preparazione e lo studio necessari per ogni spettacolo. Questa misura rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del lavoro nello spettacolo e nella dignità degli artisti. Con il mondo dello spettacolo pronto a riaprire le porte dopo le sfide della pandemia, questa misura offre un sollievo prezioso a una categoria spesso trascurata.
