NF24
Cerca
Close this search box.

Industria, il fatturato sale grazie alla domanda interna. Cala l’indice di fiducia

lavoro industria occupazione istat

L’economia italiana attraversa un periodo di alti e bassi, come evidenziato dai dati estivi. Nonostante le sfide globali e le incertezze, alcuni settori mostrano resilienza, mentre altri segnalano segni di preoccupazione.

A giugno, l’industria italiana ha registrato un aumento del fatturato dello 0,4% rispetto al mese precedente. Questo aumento è stato trainato dalla domanda interna, che ha compensato il calo della domanda estera. In particolare, il mercato interno ha segnato una crescita del 1,8%, mentre il mercato estero ha subito una diminuzione del 2,2%. Su base annua, il fatturato industriale è aumentato dell’1,3%, grazie a un incremento del 3,2% sul mercato interno, mentre si è verificata una diminuzione del 2,3% sul mercato estero. Nei primi sei mesi dell’anno, il fatturato totale è cresciuto del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Analizzando i dati per settore, emergono tendenze diverse. Il fatturato dei beni di consumo ha registrato un incremento significativo del 7,3%, mentre i beni strumentali hanno mostrato un aumento del 17,1%. Tuttavia, si è verificato un calo nei settori dei beni intermedi (-10,6%) e dell’energia (-12,3%). Questi dati riflettono le sfide e le opportunità che il tessuto industriale italiano sta affrontando.

Tuttavia, la fiducia nell’economia italiana sembra essere influenzata da un’incertezza crescente. L’indice di fiducia delle imprese ha subito una riduzione significativa ad agosto, toccando i minimi registrati a novembre 2022. Questa tendenza è evidente sia nel settore manifatturiero che nelle costruzioni. Anche nei servizi, l’indice di fiducia ha registrato un deterioramento, con il commercio al dettaglio e i servizi di mercato che mostrano un calo nei livelli di fiducia.

La diminuzione della fiducia è collegata all’incertezza economica globale, che ha un impatto sia sulle imprese che sui consumatori. I dati mostrano che le imprese stanno adottando un approccio prudente, ma non sembrano prevedere una riduzione significativa dei livelli occupazionali. Questo suggerisce che le imprese vedono la situazione attuale come un rallentamento transitorio.

Sia Confesercenti che Confcommercio esprimono preoccupazione per il calo della fiducia, soprattutto nel settore del commercio. Entrambe le associazioni sottolineano l’importanza di affrontare le sfide attuali con strategie mirate. Confesercenti mette in luce il rischio che migliaia di negozi possano chiudere entro la fine dell’anno e sottolinea la necessità di sostenere le piccole imprese colpite dalla crisi energetica e dalla stretta sul credito.

Inoltre, l’incertezza economica sembra influenzare anche la fiducia dei consumatori. Mentre il giudizio sulla situazione economica dell’Italia è visto con pessimismo, c’è un miglioramento del giudizio sulla situazione economica delle famiglie. Questa variazione nei sentimenti dei consumatori riflette le sfide e le speranze che caratterizzano l’attuale panorama economico italiano.

In conclusione, i dati estivi sull’economia italiana presentano un quadro sfaccettato. Mentre alcuni settori continuano a mostrare resilienza e crescita, l’incertezza economica globale sembra influenzare la fiducia delle imprese e dei consumatori. La sfida per l’Italia sarà quella di affrontare queste incertezze con strategie efficaci, sostenendo le imprese e le famiglie e cercando di mantenere un equilibrio tra luci e ombre nell’economia nazionale.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.