L’Istituto di Statistica Europeo, Eurostat, ha pubblicato una stima flash riguardo all’inflazione nell’Eurozona per il mese di settembre. Secondo i dati, il tasso d’inflazione è sceso al 4,3% rispetto al 5,2% registrato ad agosto. Questo calo segna un miglioramento significativo rispetto al mese precedente e riporta il tasso medio d’inflazione al livello più basso dallo scorso ottobre.
Un elemento chiave di questa dinamica è stato il comportamento dei prezzi dell’energia, che hanno registrato una diminuzione del 4,7% a settembre rispetto alla diminuzione del 3,3% di agosto. D’altra parte, i prezzi dei prodotti alimentari, bevande alcoliche e tabacco sono cresciuti dell’8,8%, seppur in rallentamento rispetto al 9,7% di agosto. Anche i prezzi dei servizi e dei prodotti industriali non energetici sono diminuiti leggermente.
L’andamento dell’inflazione varia da paese a paese all’interno dell’Eurozona. Ad esempio, in Germania, il tasso d’inflazione è sceso dal 6,4% di agosto al 4,3% di settembre, mentre in Olanda è addirittura passato in territorio negativo, registrando un -0,3% rispetto al +3,4% di agosto. In Italia, l’inflazione è aumentata leggermente, passando dal 5,5% di agosto al 5,7% di settembre, mentre in Francia si è registrato un calo marginale dal 5,7% al 5,6%.
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) italian, invece, ha rilasciato le sue stime preliminari sull’inflazione per settembre, rilevando un aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, rispetto al +5,4% del mese precedente. Questo leggero rallentamento è stato influenzato principalmente dai prezzi dei beni alimentari, anche se la crescita rimane significativa (+8,6%). D’altra parte, i prezzi dei beni energetici non regolamentati, come carburanti, luce e gas a mercato libero, hanno accelerato.