L’industria italiana ha registrato un calo nel fatturato nel mese di luglio, secondo i dati forniti dall’Istat. Al netto degli effetti stagionali, il fatturato è diminuito dello 0,4% su base mensile, riflettendo una crescita nel mercato estero (+1,4%) e una flessione in quello interno (-1,3%). Se corretto per gli effetti di calendario, il fatturato è sceso del 1,6% su base annua, con una diminuzione del 2,6% nel mercato interno e un modesto incremento dello 0,1% in quello estero. Va notato che luglio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi dell’anno precedente, ovvero 21.
Questo calo rappresenta una pausa dopo due mesi consecutivi di crescita rispetto al mese precedente e segna il quarto calo consecutivo su base annua. Esaminando i principali raggruppamenti dell’industria, i dati destagionalizzati mostrano un aumento del fatturato per i beni strumentali (+0,8%) e per l’energia (+3,0%) a luglio. Al contrario, si è verificata una diminuzione per i beni di consumo (-1,1%) e per i beni intermedi (-1,2%). In termini annuali, si osservano forti incrementi nel fatturato dei beni strumentali (+13,3%) e dei beni di consumo (+3,7%), mentre i beni intermedi (-10,3%) e l’energia (-26,6%) registrano cali significativi.
Nel settore manifatturiero, i settori che hanno mostrato i più consistenti incrementi su base annua sono stati i mezzi di trasporto (+37,4%) e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+5,0%). Allo stesso tempo, le maggiori flessioni si sono verificate nel settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-26,7%) e nella chimica (-20,0%).
Infine, analizzando il volume del fatturato del settore manifatturiero, a luglio è stato registrato un calo sia su base mensile (-0,9%) sia su base annua (-1,6%, -1,9% in valore). Questi dati riflettono la complessità del panorama economico italiano e la necessità di affrontare sfide sia interne che esterne per sostenere la ripresa industriale.
