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Incontro a Roma tra i vertici di Vivendi e Giorgetti: tensioni su NetCo

Il presidente di Vivendi, Yannick Bollorè, e l’amministratore delegato Arnaud De Puyfontaine hanno fatto rotta verso Roma per un incontro di grande importanza con il governo italiano. L’obiettivo di questo vertice è discutere dell’offerta avanzata da Kkr su Netco, una società di telecomunicazioni, e dell’eventuale coinvolgimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) come futuro azionista della società della Rete.

L’incontro assume un’importanza cruciale, soprattutto in vista della scadenza per la consegna dell’offerta finale, fissata entro il 15 ottobre. Gli analisti sottolineano che il governo italiano riveste un ruolo chiave in questa trattativa, soprattutto considerando la sua posizione di “golden power” nel settore delle infrastrutture strategiche.

L’incontro è stato mantenuto riservato, senza pubblicità da parte del Mef, e avrà una partecipazione ristretta. Saranno presenti solo i vertici di Vivendi e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, anche se è possibile che sia presente anche un rappresentante della Presidenza del Consiglio.

La posizione di Vivendi è nota fin dall’inizio della trattativa, a partire dalla valorizzazione dell’offerta di Kkr, che l’azienda francese ha sempre considerato insufficiente, fissandola a 23 miliardi di euro. Inoltre, Vivendi solleva preoccupazioni riguardo a ciò che rimarrà dopo la scissione e la vendita della Rete, ovvero ServiceCo. L’azienda sostiene che ServiceCo non sarebbe sostenibile se dovesse avere più di 8.000 dipendenti e 5 miliardi di euro di debito, e quindi chiede chiarezza sul perimetro dell’operazione.

D’altro canto, il governo italiano ha espresso il suo sostegno all’operazione e ha deciso di investire fino a 2,5 miliardi di euro per acquisire una quota fino al 20% di Netco, seppur in minoranza. Questa mossa è finalizzata a garantire il mantenimento di poteri speciali, in particolare la capacità di influire sulla strategia di sicurezza di un’infrastruttura ritenuta cruciale per il futuro del paese.

Oltre alle complesse negoziazioni su Netco, un altro fronte di dibattito si è aperto con le parole di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha difeso i lavoratori dello stabilimento bolognese di Magneti Marelli. Schlein ha sottolineato la necessità di valutare attentamente le implicazioni delle decisioni che coinvolgono infrastrutture strategiche italiane e ha sollevato domande sulla capacità dei fondi di investimento esteri di gestire tali risorse in modo adeguato.

L’incontro tra Vivendi e il governo italiano rimane un punto di discussione cruciale per il futuro delle infrastrutture italiane e potrebbe avere un impatto significativo sulla direzione delle trattative e sul destino di Netco.

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