Salario minimo ma anche rappresentanza sindacale e norme costituzionali non ancora del tutto attuate in Italia. Le discussioni sono accese e nel cuore di questa controversia ci sono il presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), Renato Brunetta, e il leader della Cgil, Maurizio Landini.
All’attacco di Landini, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla decisione del governo di affidare al Cnel un ruolo significativo nella definizione delle politiche economiche e sociali ha risposto Brunetta con garbo istituzionale e fermezza.
“All’amico Landini, concordo e ricordo: la via maestra è la Costituzione. Secondo l’articolo 99 Cost., il Cnel ‘è organo di consulenza delle Camere e del Governo (…), ha l’iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge’” scrive in una nota Brunetta, presidente del Cnel.
Come dire, è la Costituzione che conferisce l’abilità di “contribuire all’elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge”. Brunetta ha anche spiegato che il Cnel sta operando all’interno dei confini costituzionali e sta svolgendo il suo ruolo di consulenza.
Quanto alla questione del salario minimo orario, a Landini che aveva accusato il governo di non considerare la necessità di un salario minimo orario, sostenendo che ciò rappresentasse un attacco ai lavoratori, Brunetta infatti ha indirettamente ribattuto che il Cnel ha valutato (su richiesta di Palazzo Chigi) la questione in base ai principi costituzionali.
Giovedì 12 ottobre il documento complessivo risultante dal lavoro istruttorio della Commissione dell’Informazione sarà portato all’esame e all’approvazione finale dell’Assemblea del Cnel. Un modo elegante, istituzionalmente educato quello usato dal professor Brunetta per spiegare al leader della Cgil che se la Costituzione ha un senso e le norme costituzionali valgono sempre e per tutti, quello che emerge dal lavoro del Cnel è un documento frutto di un lavoro collegiale dell’organo avente rilievo costituzionale.
