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Visco elogia il governo Meloni sui conti “ma ora occorre rassicurare i mercati”

In una settimana cruciale per la politica italiana, il governatore uscente di Bankitalia, Ignazio Visco, ha lanciato un monito chiaro sui mercati internazionali attraverso le colonne del Financial Times. Con il voto parlamentare sulla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) in programma per mercoledì e gli ultimi ritocchi alla manovra in corso, Visco ha richiamato l’attenzione sulla necessità di tranquillizzare gli investitori in merito ai loro timori sul debito italiano.

L’intervista è stata titolata con chiarezza: “Il governatore della Banca d’Italia sollecita Giorgia Meloni a rassicurare gli investitori rispetto ai loro timori sul debito”. Visco ha dichiarato che non crede ci sia una speculazione diretta contro l’Italia, ma piuttosto preoccupazioni riguardo alla crescita economica a lungo termine del paese.

Nonostante questa presa di posizione del governatore, le reazioni all’interno del governo italiano sembrano essere state piuttosto fredde. In ambienti parlamentari della maggioranza, si è ragionato sulla responsabilità dei precedenti governi e su operazioni come il Superbonus, che hanno contribuito ad aumentare significativamente il debito pubblico italiano negli ultimi cinque anni.

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il Premier Giorgia Meloni hanno più volte rassicurato sull’efficienza e la solidità del sistema economico italiano. Tuttavia, nonostante queste assicurazioni, gli occhi rimangono puntati sullo spread, che la scorsa settimana ha raggiunto il livello di 204 punti base.

Nel frattempo, il governo continua la ricerca di risorse, in particolare nel settore sanitario, con l’obiettivo di ottenere almeno 1-1,5 miliardi di euro. Questo obiettivo sta portando a diverse simulazioni all’interno di una legge di bilancio che, si prevede, sarà snella. Tuttavia, sembra che la plastic tax e la sugar tax, due imposte che potrebbero generare circa 600 milioni di euro l’anno, non saranno incluse. Queste imposte erano state istituite nel 2019 ma l’entrata in vigore è stata costantemente rinviata.

La Coldiretti ha accolto con favore questa decisione, evitando un aumento dei prezzi alimentari. La legge di bilancio si prospetta quindi asciutta, con pochi margini d’azione. Al momento, le uniche certezze riguardano il taglio del cuneo fiscale per un anno per i redditi fino a 35.000 euro, l’avvio della riforma Irpef e misure per le famiglie. Per il resto, tutto è ancora in bilico, compreso l’anticipo della detassazione delle tredicesime, in attesa di ulteriori sviluppi nella settimana cruciale che si prospetta.

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