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Le masterclass Sda Bocconi: le aziende tra attivismo e sostenibilità

Come coesistono sostenibilità aziendale e attivismo? È stato questo il tema di “Corporate sustainability & attivismo: due facce della stessa medaglia”, una delle masterclass di “Dialoghi HR, Costruire legami tra generazioni”, l’evento romano di SDA Bocconi che ha affrontato il tema della creazione di valori sostenibili con una forza lavoro sempre più diversificata dal punto di vista generazionale. 

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Le tematiche ESG sono infatti sempre più centrali nel dibattito nazionale e internazionale e ridisegnano anche il paradigma nelle agende di chi guida le imprese. Mentre le aziende sono impegnate in uno storico processo di transizione green, abbracciando nuovi modelli produttivi, una forte spinta nella direzione della sostenibilità arriva da Millennial e Gen Z, che nella scelta dell’azienda per cui lavorare accordano sempre più spesso la priorità a quelle che fanno scelte sostenibili. 

“Vogliamo affrontare il tema della sostenibilità da due punti di vista diversi: quello dello studioso di management e quello dell’attivista, per comprendere se e come le due posizioni sono conciliabili”, esordisce Francesco Perrini, associate Dean for sustainability di SDA Bocconi. “Le nuove generazioni portano istanze nuove che non sono sicuro le aziende siano pronte a recepire”.

Sostenibilità per le imprese è un concetto che va tradotto in impegni concreti: transizione energetica, mobilità sostenibile, economia circolare, riduzione delle disuguaglianze. “Spesso nella vision o nel purpose aziendale troviamo parole che vanno in questa direzione – spiega Perrini – Oggi non si discute più se bisogna affrontare queste sfide, ma perché. C’è chi lo fa per identità e valori aziendali, chi per pressioni esterne”. 

Quello della sostenibilità non è solo un valore etico, ma produce anche valore economico. “Investendo in sostenibilità, la performance finanziaria migliora”.

Per favorire la svolta green delle aziende, l’Agenda 2030 ha stabilito i 17 sustainable development goals e i target, affinché un’azienda possa scegliere quali goal perseguire e tradurre in azioni concrete l’attenzione per la sostenibilità. 

Si attesta ormai attorno al 40% la percentuale dei millennial che sceglie la società in cui lavorare sulla base delle sue performance sugli ESG. “Parlando coi miei coetanei, questo dato trova molte conferme: un numero crescente di ragazzi della mia generazione sceglie l’azienda tenendo conto del suo posizionamento sul tema sostenibilità”, spiega Sofia Bonicalza, biologa conservazionista che si occupa del monitoraggio della foca monaca, una specie a rischio di estinzione nel Mediterraneo.

Un’azienda sostenibile oggi non è solo quella che rispetta l’ambiente nei processi produttivi, ma anche quella che ha cuore il benessere dei suoi dipendenti, garantendo un equilibrio fra vita lavorativa e vita privata. “Molte aziende iniziano ad essere più attente su questo punto, perché conviene anche a loro avere dei dipendenti felici, che diventano di riflesso più performanti”. 

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