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Parità di genere per sognare un Paese migliore

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Una lettura superficiale della realtà potrebbe indurci a credere che in Italia c’è una ventata di cambiamento per le donne.

La premier donna, Giorgia Meloni. La presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra. Al vertice della Corte di cassazione sempre una donna, Margherita Cassano. Alla presidenza dell’Acen (i costruttori italiani) c’è Francesca Brancaccio. Melissa Ferretti Peretti è al vertice di Google Italia. Fabiola Gianotti è direttrice generale del Cern. Donatella Sciuto è rettrice del Politecnico di Milano.

Abbiamo donne formatesi in Italia ma costrette poi a sviluppare i loro progetti e avverare i loro sogni professionali anche all’estero. È il caso della ricercatrice Silvia Zorzetti (raccontiamo la sua storia su questo numero di Fortune Italia), arrivata al Fermilab di Chicago per guidare un team di una decina di ricercatori con la missione di collegare i computer quantistici e creare una nuova super-rete.

Questo significa che la parità di genere sta prendendo piede nella società e nelle istituzioni italiane? No, la strada è ancora lunga.

L’uguaglianza di genere non è solo una questione di diritti e giustizia, ma ha anche un impatto significativo sull’economia. Oltre all’accesso equo al lavoro, allo sviluppo delle carriere e alle retribuzioni, l’eliminazione del divario di genere può innescare un processo virtuoso di crescita economica e migliorare il benessere delle famiglie. Le donne rappresentano un vasto serbatoio di potenziali consumatori e un nuovo spazio di mercato. Quando uomini e donne sono dotati degli stessi talenti, istruzione e produttività, ciò si traduce in un aumento dei consumi. Riconoscere questi risultati è fondamentale per affrontare la sfida di recuperare il talento femminile sprecato in Italia.

Numerose ricerche dimostrano che le donne in posizioni di leadership aprono nuove prospettive e consentono approcci diversi ai problemi di sempre del Paese. Portano a decisioni migliori e a una maggiore efficienza. Perché le donne sono più orientate al lungo termine e adottano stili di leadership diversi dagli uomini. Quella diversità, appunto, che può contribuire all’innovazione e alla creazione di valore in settori tradizionalmente dominati dagli uomini.

Questo numero di Fortune Italia è interamente dedicato alle donne. Proviamo a smontare gli stereotipi di genere, sia espliciti che impliciti, che possono influenzare le decisioni di assunzione e promozione. Perché crediamo sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura che riconosca il valore della leadership femminile. Troverete su questa rivista interviste, opinioni, commenti, contributi sul tema dell’empowerment femminile di brillanti giuriste, eccellenti scienziate, efficienti manager. Donne che nei loro campi professionali recitano ruoli da protagoniste e contribuiscono al successo delle aziende e delle istituzioni che rappresentano.

La lista MPW Italia 2023 che presentiamo, come precisiamo sempre, non è una classifica delle 50 migliori donne del Paese. È qualcosa di più, di meglio: è il racconto di un cambiamento culturale e sociale di cui le donne italiane sono protagoniste. E i 50 profili selezionati in rigoroso ordine alfabetico dall’autorevole e indipendente Advisory Board di Fortune Italia rappresentano il valore di cui queste donne sono protagoniste nel business, nelle scienze, nella società.

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