Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha condiviso le sue opinioni sulla recente manovra economica italiana e sulle sfide che il Paese deve affrontare. Parlando al convegno dei Giovani Imprenditori a Capri, Bonomi ha elogiato la manovra, definendola ragionevole. Tuttavia, ha notato che contiene molti interventi congiunturali, che, seppur auspicati, potrebbero non essere sufficienti per affrontare le sfide strutturali.
Uno dei punti chiave evidenziati da Bonomi è la necessità di ridurre la spesa pubblica per creare risorse per interventi strutturali mirati alla crescita economica. Ha sottolineato che l’Italia ha una spesa pubblica di oltre 1.100 miliardi di euro e che una riduzione del 4-5% potrebbe essere ragionevole. Tuttavia, ha osservato che il Paese deve affrontare problemi di sprechi ed inefficienze nella pubblica amministrazione e ha sottolineato la mancanza di un controllo adeguato sugli interventi passati.
Bonomi ha enfatizzato la necessità di trovare risorse per sostenere gli interventi strutturali, sottolineando che il Paese ha quattro “gap” da affrontare: di genere, generazionale, di territorio e di competenze. Queste sfide rappresentano una grande sfida che l’Italia deve affrontare e superare.
Bonomi ha commentato la recente escalation del conflitto israelo-palestinese e i suoi possibili impatti sull’economia, soprattutto in relazione ai prezzi energetici. Ha spiegato che l’energia è un settore che ha già subito influenze a seguito del conflitto, con la sospensione dell’estrazione in importanti giacimenti.
Infine, Bonomi ha parlato delle Zone Economiche Speciali (ZES) nel Mezzogiorno d’Italia, definendole uno strumento valido per promuovere lo sviluppo economico nelle regioni meridionali. Ha sottolineato l’importanza di far sì che le ZES non diventino un freno per le iniziative esistenti che funzionano e che possano invece aumentare le opportunità di sviluppo economico sul territorio.
In conclusione, le parole di Carlo Bonomi riflettono la complessità dell’attuale situazione economica in Italia e la necessità di trovare soluzioni strutturali per garantire la crescita economica e affrontare le sfide attuali.
