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Tim, KKR presenta un’offerta vincolante per la rete e Sparkle

La tanto attesa offerta vincolante del fondo americano KKR per acquisire la rete di Tim e Sparkle è prevista essere consegnata entro questa sera, secondo quanto stabilito nel calendario. Questa offerta sarà oggetto di valutazione da parte del consiglio di amministrazione e degli advisor di Tim nei prossimi giorni.

Valutazione dell’offerta

L’offerta di KKR non dovrebbe riservare sorprese significative in termini di valutazione. Si prevede che raggiungerà un valore complessivo di circa 20 miliardi di euro, di cui 10 miliardi saranno destinati all’equity e altri 10 miliardi al debito. Inoltre, sono previsti ulteriori 3 miliardi di euro come “earn out,” legati all’integrazione futura con Open Fiber.

Un’operazione di sistema

Se il consiglio di Tim accetterà l’offerta di KKR, si aprirà la strada al closing dell’operazione, che potrebbe avvenire nella prossima estate. Questa acquisizione sarà una mossa strategica per il gruppo Tim, guidato dall’amministratore delegato Pietro Labriola (nella foto in evidenza). Inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dovrebbe acquisire una quota fino al 20% di “Netco,” la nuova società che includerà la rete fissa primaria e secondaria di Tim e Sparkle. Questo investimento, previsto in un intervallo tra 2 e 2,5 miliardi di euro, è stato confermato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) di fine agosto.

Presenza di altri grandi investitori

KKR dovrebbe detenere circa il 65% del capitale di Netco e coinvolgere altri importanti fondi internazionali nell’operazione. Inoltre, F2i, il maggiore gestore italiano di fondi infrastrutturali, contribuirà a rafforzare la presenza di investitori italiani nella nuova società di rete. F2i ha già firmato lettere d’impegno per avere la possibilità di acquistare fino al 15% della nuova società.

Una soluzione di sistema per Tim

Il governo italiano ha lavorato per trovare una soluzione di sistema per Tim, basandosi sul piano di separazione e valorizzazione degli asset del gruppo ideato dall’amministratore delegato Pietro Labriola. Questo approccio ha combinato il capitale di KKR con le risorse del Mef e di F2i, il che rappresenta una soluzione efficace per l’azienda.

L’Assemblea di vivendi e il passato di Tim

Tuttavia, il percorso non è ancora completamente spianato. Vivendi, con una quota del 24%, potrebbe attendere l’assemblea per opporsi all’operazione. La separazione della rete di Tim è stata un argomento in discussione per oltre 20 anni, ma il piano di Pietro Labriola, presentato con “Whatever it takes” nel 2022-2024, sembra aver finalmente cambiato le carte in tavola, portando a una visione diversa del mercato delle tlc in Italia e in Europa. Labriola è riuscito a guadagnare consensi tra i concorrenti, che concordano sulla necessità di trovare nuovi modelli di business per il settore delle telecomunicazioni.

Il futuro delle telecomunicazioni

Il settore delle telecomunicazioni sta attraversando rapidi cambiamenti, e Labriola afferma che è necessario definire nuove regole in fretta per restare competitivi. Questo cambio di prospettiva segna un passo importante verso un futuro in cui le tlc dovranno innovare costantemente per rimanere rilevanti. Labriola sottolinea l’importanza di non guardare al futuro utilizzando solo il “retrovisore,” ma di essere pronti ad affrontare le sfide in modo proattivo.

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