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Italia, l’ecosistema delle startup innovative in crescita

Nel primo trimestre del 2023, abbiamo visto un totale di 14.029 startup innovative nel nostro Paese. L’Italia è in corsa e ha un tessuto imprenditoriale solido: nonostante le sfide burocratiche, c’è una Silicon Valley italiana – quasi tutta under 30 – che cresce con determinazione e coraggio.

Queste imprese sono focalizzate su servizi alle aziende (76.7%), ricerca e sviluppo (40.2%), servizi di informazione (14.2%) e manifattura (15.1%). Milano è un faro, con il 18% delle startup innovative italiane, contribuisce all’11.9% del totale nazionale. Questi dati ci dicono che l’Italia non solo può ampliare il suo ecosistema startup, ma è già competitiva. Se solo investissimo di più, potremmo puntare a diventare un’eccellenza a livello europeo e mondiale, anche se Francia e Germania investono dieci volte di più, la Spagna il doppio e il Regno Unito venti volte di più, c’è tanto potenziale ancora inespresso nel nostro Paese.

Purtroppo, abbiamo assistito ad una “fuga dei cervelli” diffusa, per la quale tanti talenti italiani sono andati all’estero in cerca di opportunità, è davvero un peccato, soprattutto dal momento che Torino ad oggi ospita ben trenta imprese emergenti, con un investimento di 0.6 miliardi di dollari.

Padova e Genova seguono con rispettivamente nove e dieci nuove imprese. Brescia, Como, Trento e Verona, invece, ospitano sette start-up ciascuna. A Como, grazie all’acceleratore d’impresa ComoNext, spicca un capitale di circa 110 milioni di dollari. Seguono poi Bergamo, Monza, Rovereto e Trieste, con cinque/sei nuove imprese ciascuna. Anche centri come Treviso, Pavia, Lecco e Venezia contribuiscono con la loro presenza, anche se in misura minore, con due-quattro nuove imprese ciascuna, e con un capitale raccolto che si attesta intorno ai 70 milioni di dollari complessivi.

Questi dati ci mostrano una scena imprenditoriale in continuo sviluppo: le nostre imprese innovative offrono lavoro a 22.000 persone e generano un fatturato di  4,4 miliardi di dollari, con una crescita annuale del 50%, e sono pronte a guidare interi settori produttivi, contribuendo a creare ricchezza per l’Italia.

I dati di InfoCamere confermano questa vitalità, specialmente nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), le imprese in questo settore creano un valore aggiunto significativo, dimostrando una produttività eccezionale, soprattutto nei settori del 4.0 e nei facilitatori digitali, mantenendo una solida stabilità finanziaria a medio termine e continuando a prosperare.

Queste imprese, con la loro capacità di innovare e creare occupazione, sono il motore trainante della crescita economica del nostro Paese. In questo momento di profonda trasformazione nel mondo del lavoro e dell’industria, abbiamo l’opportunità di risollevare la nostra economia, attraverso l’innovazione digitale e l’energia dei giovani.

Questo può essere un nuovo inizio, che darà linfa e vitalità al nostro sistema economico. L’Italia può ripartire da qui, e lo sta già dimostrando, giorno dopo giorno.

 

*Marta De Vivo è una giovane giornalista con una grande passione per la politica. È founder di Earendel Next, un incubatore giovanile che avvicina i ragazzi al mondo delle startup. Collabora con diverse testate nazionali e nel mentre frequenta il corso in Relazioni Internazionali e Diritti Umani presso l‘Università degli Studi di Padova.

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