Pubblichiamo i dati di bilancio delle società di progettazione disponibili alla data di stampa del numero riportando separatamente fatturato (valore della produzione), ebitda, utile e crescita con l’obiettivo di restituire una fotografia aggiornata dell’andamento di un settore i cui protagonisti operano con approcci assai differenti offrendo ‘servizi’ non sempre facilmente riferibile al ‘puro’ concetto di architettura e al suo legame con l’industry delle costruzioni.
Uno scenario ampio assunto come un valore dal mercato nel suo complesso, accantonando dicotomie evidentemente superate dai fatti tra architettura e design o tra concept ideativo, architettura tecnica e ingegneria. Le società che abbiamo scelto di classificare sono quelle che per noi rappresentano il meglio della produzione architettonica italiana. Il fatturato premia ancora l’affidabilità di Lombardini22 e la sua capacità di gestire il progetto a 360° con un’architettura “multi autoriale” e un servizio di consulenza che spazia dalla progettazione all’interior design, all’M&E, fino al marketing e alla comunicazione.
Sul podio per fatturato anche ACPV Architects – Antonio Citterio Patricia Viel e Marco Casamonti & Partners. Quest’ultimo, da 25 anni protagonista dell’architettura italiana, è titolare dell’omonimo studio e senior executive partner di Archea Associati insieme a Laura Andreini, Silvia Fabi e Giovanni Polazzi. Per ebitda e utile trionfa Luca Dini (5° per fatturato) l’architetto-non-architetto riconosciuto per l’architettura soprattutto all’estero. Il suo lavoro meriterà un approfondimento sul concetto – tanto amato dai teorici dell’architettura – di ‘confine’, in questo caso professionale e non solo geografico. Ma anche sul ruolo dell’accademia e degli ordini professionali.
Abbiamo deciso di non inserire in classifica i risultati economici di ‘mostri sacri’ del design impegnati solo marginalmente in architettura. Firme come Pininfarina (66.813.794 euro di fatturato di gruppo) o Giugiaro (Italdesign, ora di proprietà di Lamborghini automobili, 153.668.213) sono oggi al centro di un sistema di attività molto più complesso. Guardando alla crescita percentuale, il leader 2022 è ideas – international development engineering architecture studio. Sul podio anche per ebitda e utile, 6° per fatturato, lo studio è organizzato su tre sedi (Milano, Roma e Torino) e due divisioni principali: ‘design and creativity’ e ‘architecture and building’ includendo in quest’ultima l’attività trainata dagli incentivi per la rigenerazione del patrimonio esistente. Un mercato florido spinto dalla grande opportunità delle detrazioni fiscali in edilizia ma con un futuro incerto in attesa delle decisioni sul post-Superbonus.
Completano la terna due studi di origine orgogliosamente ‘provinciale’: Newark Engineering e Planum. Newark Engineering nasce a San Salvo, in provincia di Chieti, e oggi a sedi anche a L’Aquila e Milano. La sede principale di Planum, la prima di cinque, è in un palazzetto ottocentesco nel cuore di Mestre. Entrambi sono in grado di assicurare ai loro clienti il coordinamento di attività di progettazione complessa affiancandoli nei processi decisionali di tutte le sue fasi.
Tra gli studi in grande crescita spiccano in nomi di Piero Lissoni, subito sotto al podio. Fuksas Architecture, ottimo 5°; Cino Zucchi (13°), Matteo Thun (21°), Michele De Lucchi (23°). Grandissimi professionisti, al pari degli altri, ma che, personaliz- zandola (mettendoci la faccia!), hanno contribuito a umanizzare questa attività e a trasmetterne il fascino. Massimiliano e Doriana Fuksas pur concentrando la loro attività prevalentemente all’estero continuano a mantenere in Italia il loro quartier generale, chapeau!
*Paola Pierotti/giornalista PPAN
