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L’Italia che verrà tra sfide e potenzialità

giorgia meloni
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Dopo le elezioni politiche del settembre 2022, che hanno consegnato la direzione politica del Paese ad una premier donna – Giorgia Meloni – l’Italia è stata dipinta ingenerosamente da certa stampa come un Paese fortemente indebitato, suscitando preoccupazioni di un possibile impatto negativo sull’Europa.

Questa Italia sta affrontando sfide economiche significative in un contesto geopolitico proibitivo: post pandemia, guerre in Ucraina e Medio Oriente, immigrazione incontrollata difficile da arginare, costi dell’energia eccessivi, inflazione alta, Pnrr adeguato alle nuove necessità ma complicato da mettere a terra.

Dal punto di vista economico l’Italia mantiene un saldo positivo nell’interscambio commerciale da oltre un decennio. Segno che siamo un Paese vitale che esporta molto più di quanto importa.

E però l’attenzione mediatica si concentra sul rapporto tra debito pubblico e Pil, che supera il 150%. Questi elevati livelli di indebitamento derivano dai deficit pubblici accumulati nel passato, finanziati con l’emissione di debito pubblico a interessi elevati.

L’Italia ha implementato politiche di riduzione delle spese superflue più rigorose rispetto ad altre economie avanzate, provocando un impatto negativo soprattutto sui servizi sanitari e sociali.

Purtuttavia, è necessario procedere con ulteriori riforme strutturali, quali istituzioni più efficienti, un mercato del lavoro che favorisca la crescita della produttività, un sistema giudiziario equo e rapido, una fiscalità più equa. Obiettivi proclamati per troppo tempo e che ora è imprescindibile realizzare.

Nonostante la bassa competitività e produttività, l’Italia rimane la seconda potenza industriale dell’Unione europea, con una produzione paragonabile a quella tedesca. Ciò dimostra che, nonostante le sfide strutturali, l’Italia conserva punti di forza importanti, in particolare nel settore manifatturiero. Questo succede grazie alle straordinarie capacità di resilienza degli imprenditori italiani che si misurano quotidianamente con burocrazia poco efficiente, tasse da salasso, scelte di politica energetica astruse e mille altri lacci e lacciuoli che altrove strangolerebbero ogni tentativo di ripresa economica e sociale.

Questa rivista ha un approccio costruttivo riguardo alle potenzialità del nostro Paese di ritornare al centro dell’arena economica e politica internazionale. La nostra caratteristica è narrare e valorizzare le imprese, gli imprenditori e i manager che contribuiscono all’eccellenza della nostra economia. Non si tratta di idealizzare ciò che non esiste, bensì di mettere in luce il meglio presente non solo nelle aziende nazionali, ma anche in quelle provenienti da altri Paesi che operano con successo in Italia, generando ricchezza, occupazione e innovazione. Gianmatteo Manghi, Ceo di Cisco Italia, protagonista della nostra copertina, è stato designato businessperson dell’anno 2023 per questa ragione.

Desidero esprimere gratitudine ai nostri lettori per l’anno di percorso condiviso. Grazie per averci cercato in edicola e per averci letto quotidianamente sul sito, in centinaia di migliaia ogni giorno. A tutti auguro un sereno Natale e un 2024 straordinario. L’Italia è un Paese di grandissime potenzialità, meritevole di una classe dirigente capace di perseguire gli interessi nazionali, anche dalle diverse prospettive che essa può assumere.

Il numero di Fortune Italia di dicembre gennaio

 

 

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