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Saldi 2024 ai nastri di partenza, quanto spenderanno gli italiani

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Ci siamo: tutto è pronto in Italia per i saldi 2024. Inizierà il 3 gennaio la Valle d’Aosta seguita, dal 5 gennaio, da tutte le altre regioni. Dopo la ‘scorpacciata’ di acquisti natalizi o per il Cenone di Capodanno – circa 2,5 miliardi di euro destinati a cibi e bevande, secondo Coldiretti – ci sarà ancora qualcuno pronto ad animare la stagione dei saldi invernali?

Stando a Confcommercio saranno circa 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping a prezzi scontati: si spenderanno più o meno 137 euro a testa, per un giro di affari da 4,8 miliardi di euro.

In realtà qualcuno è già partito con le offerte, riservate ai possessori di carte fedeltà o ai clienti più affezionati, magari online. E chissà che le novità di cui si parla sul fronte dello shopping via web non finiscano far riscoprire il fascino dell’esperienza di acquisto ‘dal vivo’.

Se già da qualche tempo infatti alcuni colossi dell’e-commerce come H&M hanno eliminato la politica dei resi gratuiti, non solo per una questione di costi, ma anche di impatto ambientale, pare che il trend stia contagiando altri big del settore. Anche perché sarebbero emersi abusi e distorsioni. Stando al ‘Wall Street Journal’ le aziende Oltreoceano perdono il 50% del margine sui resi.

Ecco 5 istruzioni per i saldi 2024

Intanto da Confcommercio arrivano le indicazioni per acquisti a prezzi vantaggiosi in sicurezza:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo)
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva Ue «Omnibus»).

Le previsioni per i saldi 2024

Come sottolinea il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, “le stime dell’Ufficio Studi evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa e al contenimento dell’inflazione”.

Forte di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti, “il fashion retail – ha concluso Felloni – si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione in Italia”. Non ci resta che aspettare la fine dei saldi – in genere dureranno dai 45 ai 60 giorni – per fare un bilancio.

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