Sono 11 milioni gli ettari della superficie nazionale ricoperta da boschi e foreste, ad oggi il 37%. Si stima che negli ultimi anni ci sia stato un incremento di quasi il 19%.
Un patrimonio naturale, sociale ed economico che richiede un’attenta strategia di gestione, attiva e sostenibile, nell’interesse della collettività.
Il settore forestale è da sempre al centro del dibattito politico ed economico, un comparto di grande interesse in quanto, insieme al suo indotto, produce l’1% del Pil nazionale.
Secondo i dati rilasciati dal Masaf “le attività produttive legate alla selvicoltura e all’industria del legno e della carta valgono circa l’1% del Pil e il valore della produzione complessiva della macro-filiera del legno italiana si attesta sui 39 mld di euro, che, complessivamente, rappresenta circa il 4,5% del fatturato manifatturiero nazionale. Il tasso di utilizzazione delle risorse forestali italiane è basso (prelievo legnoso stimato al 24% dell’incremento di volume), e scarso è il valore merceologico del prodotto prelevato (prevalentemente legna da ardere): ciò rende il Paese fortemente dipendente dall’estero”.
Un patrimonio per l’economia italiana che richiede un impegno multilivello e una corrispondenza tra sostenibilità ambientale e produttiva.
La strada da seguire è soltanto una: aumentare il prelievo legnoso in modo sostenibile, facendo sì che le foreste continuino a rinnovarsi e a vivere. L’assenza di manodopera nel settore del legno-arredo caratterizza quello che – in un’ottica di economia circolare – rappresenta l’ultimo anello della filiera: il recupero della biomassa legnosa come fonte di energia. L’attività di raccolta della biomassa potrebbe infatti consentire una valorizzazione della “risorsa bosco” con importanti ricadute economiche e occupazionali. Si potrebbero attivare centinaia di posti di lavoro nel settore con figure professionali specializzate, ben retribuite, esperti di boschi e gestione forestale, capaci di selezionare i tronchi da tagliare, quelli da utilizzare per successive lavorazioni e quelli da destinare al recupero energetico.
Il taglio indiscriminato dei boschi, gli incendi, il pascolo eccessivo o lo sradicamento di vaste superfici forestali costituiscono una delle cause principali di frane, valanghe ed erosioni.
Da qui ha preso avvio l’elaborazione del concetto di interesse collettivo del patrimonio forestale, l’educazione al consumo responsabile, il “bene ambiente” che, se fruito nei suoi molteplici aspetti, siano essi turistici, sportivi, culturali, salutistici, rappresenta la fonte di reddito principale di molte realtà montane.
Al fine di garantire la gestione sostenibile e legale del patrimonio boschivo, è stata realizzata la piattaforma digitale 3C Alert, un software in grado di assicurare un corretto, trasparente e lecito processo di approvvigionamento del legname, contribuendo a prevenire possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività boschive, con pesanti ripercussioni sul tracciamento e sul controllo quantitativo del materiale legnoso conferito nelle centrali termoelettriche.
3C Alert è dunque un software funzionale al controllo dei quantitativi ed alla provenienza delle biomasse da destinare agli impianti, garante della corrispondenza tra quantitativi forniti e relative autorizzazioni al taglio boschivo. È così garantito il rispetto della normativa vigente sulla concessione e utilizzo delle autorizzazioni al taglio boschivo.
Il cliente non avrà più l’onere di effettuare complesse verifiche sui quantitativi autorizzati di biomassa. L’attività produttiva sarà costantemente monitorata con aggiornamento dei dati relativi alla produzione, alla distribuzione e alla vendita del relativo materiale legnoso di ogni singolo produttore, al fine di garantire che la biomassa prodotta sia effettivamente venduta e/o conservata, eliminando il rischio di un suo utilizzo illecito. Con un report di sintesi, analisi e interpretazione dei dati, è assicurata una comunicazione tempestiva di eventuali irregolarità o illeciti di natura amministrativa, civile e penale, anche solo potenziali, che venissero rilevati in attuazione del nostro servizio.
*Vicepresidente nazionale di Confapi e presidente di Confapi Calabria
