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Ex Ilva, la rottura Governo-ArcelorMittal

arcelormittal ex ilva

Un nuovo capitolo per la lunga saga dell’ex Ilva di Taranto. Arriva la rottura tra Governo italiano e il colosso internazionale dell’acciaio ArcelorMittal, che non sarebbe disposto a prendere impegni di investimento, anche se come socio di minoranza.

Secondo quanto riportato da Palazzo Chigi, il Governo ha proposto un aumento di capitale da 320 mln, con una quota di partecipazione dello Stato, cioè Invitalia, che arriverebbe al 66%. Un aumento del ruolo pubblico era tra le opzioni principali ipotizzate prima dell’incontro di oggi.

Il Governo ha però “preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza”.

L’incontro di palazzo Chigi

A rappresentare il Governo sono stati il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e quello degli Affari Ue e Pnrr Raffaele Fitto secondo quanto riportato da Ansa. E ancora il ministro del Lavoro Elvira Calderone e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Dall’altra parte del tavolo Aditya Mittal (nella foto in evidenza), Ceo del colosso dell’acciaio e figlio del fondatore Lakshmi Mittal. Sarebbe stato presente anche l’Ad di Invitalia Bernardo Mattarella.

Ex Ilva, la proposta del Governo

La delegazione del Governo “ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva”, si legge nella nota di palazzo Chigi. “Il Governo ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale”. Tra le opzioni ipotizzate per l’ex Ilva c’è anche quella dell’amministrazione straordinaria.

Nella proposta del Governo, Invitalia salirebbe al 66% dall’attuale 32, convertendo il finanziamento da 680 mln di febbraio e sommando i 320 mln di aumento di capitale.

La convocazione dei sindacati

Intanto, arriva la comunicazione sull’incontro con i sindacati, che sono stati convocati per il pomeriggio di giovedì 11 gennaio e non, come previsto, per domani.

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