Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha annunciato che ben 120 scuole hanno attivato il Liceo del Made in Italy, un percorso formativo innovativo che sarà operativo dal prossimo anno scolastico. La scadenza per aderire al nuovo liceo era fissata per ieri, e nonostante una proroga, molte scuole hanno dimostrato interesse nell’offrire questa opzione formativa ai propri studenti.
Secondo il sottosegretario Frassinetti, il raggiungimento di questo risultato è particolarmente soddisfacente, considerando il limitato tempo a disposizione. Ha elogiato il lavoro congiunto tra il ministero dell’Istruzione e del Merito e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Frassinetti ha ringraziato il Ministro Valditara (nella foto in evidenza) per il suo impegno, sottolineando che le potenzialità del Made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è fondamentale per il futuro dei giovani.
Il Liceo del Made in Italy offrirà agli studenti l’opportunità di approfondire lo studio dell’economia e del diritto, con attenzione alle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché all’analisi di scenari storici, geografici, artistici e culturali legati al tessuto produttivo italiano.
Nel primo biennio del percorso, sono previste 891 ore di lezioni, distribuite su diverse materie, tra cui lingua e letteratura italiana, storia, geografia, diritto, economia politica, lingue straniere, matematica, informatica, scienze naturali, scienze motorie e sportive, storia dell’arte e religione cattolica o attività alternative.
Il quadro orario e le materie del triennio saranno definite successivamente. La costituzione delle prime classi del Liceo del Made in Italy avverrà in via sperimentale, su richiesta delle scuole statali e paritarie che già offrono il percorso economico-sociale del liceo delle scienze umane. Tale costituzione richiederà anche un accordo con l’Ufficio scolastico regionale.
Il nuovo liceo, se da un lato è stato accolto positivamente, è stato oggetto di polemiche da parte delle opposizioni, che lamentano il poco tempo concesso alle scuole per valutare e aderire al progetto. Tuttavia, Frassinetti è ottimista che l’offerta formativa si amplierà nel tempo, contribuendo alla crescita e alla valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo.
