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Economia stagnante, Banca d’Italia lima le stime di crescita: +0,6%

L’economia italiana si trova in una fase di “ristagno” e, secondo il bollettino economico della Banca d’Italia, si prevede che la ripresa avverrà solo nel corso del 2024. Tuttavia, le proiezioni indicano una crescita modesta, attestandosi intorno allo 0,6%, poco al di sotto di quella registrata nello scorso anno (+0,7%). Il governatore Fabio Panetta (nella foto in evidenza) ha recentemente anticipato questi dati, descrivendo la situazione come una “fase di rallentamento della crescita” in Italia ed Europa.

Diversi fattori contribuiscono a questa fase di stasi economica. In primo luogo, i tassi di interesse rimangono ancora alti, con previsioni di calo solo in estate. Inoltre, la fine del superbonus, le tensioni internazionali e la limitata influenza positiva del calo dell’inflazione, dei fondi Pnrr e dell’aumento dell’occupazione e del reddito disponibile contribuiscono alle sfide dell’attuale scenario economico.

Il bollettino economico evidenzia che le famiglie beneficiano della frenata dei prezzi, che si traduce in un aumento del reddito. Tuttavia, emerge anche un calo della fiducia e dei consumi nelle famiglie, indicando una preoccupazione crescente per il futuro. Nonostante sia previsto un aumento dei salari nei prossimi mesi grazie ai rinnovi contrattuali, gli investimenti rimarranno deboli, elemento cruciale per garantire una crescita sostenibile.

Un elemento distintivo per l’Italia è l’impatto delle tensioni internazionali, in particolare gli attacchi dei ribelli Houthi nello Yemen alle navi nel Mar Rosso. Questi attacchi minacciano le importazioni italiane, poiché molte merci transitano attraverso quelle rotte. La Banca d’Italia sottolinea che il trasporto navale in queste acque rappresenta quasi il 16% delle importazioni italiane di beni in valore. Questo coinvolge in particolare gli approvvigionamenti dalla Cina, seconda fonte di importazioni dopo la Germania, e da altre economie dell’Asia orientale e dei paesi del Golfo Persico.

In attesa di una decisione europea per rafforzare l’azione di contrasto navale, si prospetta la possibilità di un aumento dei tempi e dei costi nel trasporto delle merci. Questo potrebbe avere effetti collaterali sull’inflazione, con Standard and Poor’s che suggerisce possibili pressioni al rialzo.

Tuttavia, nonostante le sfide presenti, le stime della Banca d’Italia indicano che l’inflazione dovrebbe rimanere sotto controllo. Le prospettive per il 2024 prevedono un aumento moderato, attestandosi al +1,9%, prima di scendere gradualmente nei successivi anni. La Banca d’Italia rimane vigile sugli sviluppi economici, cercando di bilanciare le sfide attuali con la necessità di promuovere una crescita stabile e sostenibile nel lungo termine.

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