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Assegno di inclusione, al via i primi pagamenti

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Il 26 gennaio segna l’inizio dei pagamenti per l’Assegno di Inclusione (AdI), un passo significativo nel supporto ai nuclei familiari che comprendono almeno un componente minore, disabile o over-60. Questa misura, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza dal primo gennaio di quest’anno, è stata progettata per affrontare le esigenze specifiche di chi è più vulnerabile nella nostra società.

Micaela Gelera, commissaria straordinaria dell’Inps, ha commentato le critiche rivolte alle nuove misure di contrasto alla povertà, sottolineando la necessità di una valutazione seria e di evitare strumentalizzazioni che generano confusione. Gelera ha enfatizzato che il tempo è fondamentale per una valutazione accurata di queste iniziative.

Finora, più di 563mila domande sono state presentate, con l’88% proveniente da ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Il primo blocco di circa 450mila domande, inviate tra il 18 dicembre e il 7 gennaio, vedrà i pagamenti avviarsi dal prossimo venerdì dopo aver superato i controlli.

La platea potenziale dell’AdI è di 737mila nuclei familiari, con un importo medio stimato di 635 euro. I pagamenti avverranno tramite la Carta di Inclusione e l’assegno può essere riconosciuto per 18 mesi, rinnovabile dopo un mese di stop per ulteriori 12 mesi.

Gelera ha chiarito che la nuova misura rappresenta un cambiamento di approccio rispetto al Reddito di Cittadinanza. L’AdI mira a essere un sostegno economico e a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa. Questo approccio è stato difeso dalla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, mentre l’opposizione, guidata dal Movimento 5 Stelle, critica la presunta diminuzione dei beneficiari.

Riguardo al Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl), avviato l’anno scorso, sono stati stanziati 1,5 miliardi per il 2024. Questa iniziativa mira a sostenere le persone occupabili con un incentivo di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi. Finora, sono state presentate quasi 165mila domande, con oltre 68mila accolte.

In un periodo in cui l’attenzione alle sfide socio-economiche è fondamentale, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro rappresentano uno sforzo concreto per costruire una prospettiva di inclusione sociale e lavorativa. La commissaria Gelera sottolinea l’importanza di bilanciare soluzioni rapide con un investimento a lungo termine, fornendo un sostegno mirato e valutando attentamente le esigenze individuali.

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