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Missione navale europea nel Mar Rosso, Italia in prima linea per proteggere le navi in transito per Suez

Gilead

L’Unione Europea si appresta a lanciare una delle sue operazioni congiunte più significative nella storia recente, concentrandosi sul Mar Rosso, teatro di attacchi da parte degli Houthi. Nell’incontro del Consiglio Affari Esteri di lunedì, la proposta della missione navale sarà discussa, mentre l’approvazione definitiva è prevista per la riunione dei ministri degli Esteri del 19 febbraio.

Attacchi Houthi nel mar Rosso, i costi del trasporto marittimo rischiano di schizzare oltre il 60%

Questa operazione di ampia portata coinvolge tre Paesi chiave: Germania, Italia e Francia. L’Italia, in particolare, è in prima fila per questa missione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che la missione, chiamata “Aspis,” sarà difensiva ma comporterà una difesa armata per proteggere le navi che attraversano il Mar Rosso per esportare o importare merci. Tajani sottolinea la necessità di una missione più ampia per sorvegliare un vasto tratto di mare che va dal Mar Rosso al golfo di Aden e arriva allo stretto di Hormuz.

L’operazione Agenor, promossa dalla Francia e attiva dal 2020 nello stretto di Hormuz, sarà collegata alla nuova missione Aspis. La natura difensiva di Aspis si differenzia dall’operazione Prosperity Guardian, condotta dagli Stati Uniti e dal Regno Unito contro gli Houthi. Tuttavia, è previsto che ci sia un certo coordinamento tra le due.

Mar Rosso. Il tratto di mare che conduce al canale di Suez diventa sempre più pericoloso. EPA/MOHAMED HOSSAM

Il numero di Paesi che parteciperanno con navi da guerra non è ancora chiaro, e l’utilizzo di imbarcazioni già impiegate nell’operazione Agenor è una possibilità in discussione.

La crisi nel Mar Rosso continua a intensificarsi, con impatti evidenti sul commercio marittimo. La minaccia Houthi al canale di Suez ha causato un drastico calo del 90% nel traffico marittimo, mettendo a rischio importanti esportazioni agroalimentari italiani verso l’Asia, come segnalato da Coldiretti.

La Casa Bianca ha indicato che l’azione militare degli Stati Uniti contro gli Houthi richiederà tempo, mentre l’intelligence statunitense avverte che i miliziani yemeniti potrebbero cercare più armi dall’Iran e mirare direttamente alle forze occidentali nella regione.

Dallo Yemen, sono giunte notizie di vittime dopo i recenti raid anglo-americani, con un conteggio preliminare di 75 morti, tra cui membri dei Pasdaran iraniani e di Hezbollah libanese. La situazione resta fluida, e l’Europa si prepara a una missione cruciale nel tentativo di stabilizzare la regione e proteggere il commercio internazionale.

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