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Nuove misure del governo per rendere il Fisco più amico

Il governo italiano ha varato nuove misure per rendere il sistema della riscossione fiscale più efficiente ed equo, introducendo importanti cambiamenti che mirano a snellire la montagna di debiti fiscali e ad assistere i contribuenti in difficoltà.

Una delle principali novità è l’allungamento dei tempi per saldare i debiti con il fisco. Ora i contribuenti avranno la possibilità di dilazionare il pagamento dei debiti fino a un massimo di 120 rate mensili, anziché le 72 attuali, estendendo così il periodo di rimborso fino a 10 anni. Inoltre, coloro che hanno debiti superiori a 120.000 euro e dimostrano di essere in una situazione di temporanea difficoltà finanziaria potranno beneficiare immediatamente di questo piano di pagamento dilazionato.

Una delle novità più significative è lo “stralcio automatico” delle cartelle non riscosse entro 5 anni. Questa disposizione mira a semplificare la gestione delle cartelle e a fornire un sollievo ai contribuenti, eliminando i debiti non riscossi entro un determinato periodo di tempo.

Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato che queste misure sono volte ad aiutare coloro che vogliono onorare i propri debiti ma che si trovano in difficoltà finanziarie temporanee. Ha anche assicurato che il governo continuerà a combattere contro coloro che cercano di eludere il pagamento delle tasse.

Il nuovo decreto attuativo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede anche la possibilità di raggruppare i crediti per codice fiscale, semplificando così la gestione delle cartelle e permettendo ai contribuenti di avere un’unica cartella per tasse e multe.

L’obiettivo principale di queste misure è quello di ridurre il debito fiscale accumulato, che ha raggiunto quota 1.200 miliardi di euro. Inoltre, si mira a prevenire la creazione di nuovi debiti fiscali simili in futuro.

Nonostante l’entusiasmo del governo riguardo a queste misure, ci sono alcune critiche. Alcuni esperti, come l’economista Carlo Cottarelli, hanno sollevato dubbi sullo “stralcio automatico” delle cartelle dopo 5 anni, suggerendo che potrebbe incentivare il mancato pagamento delle tasse.

In definitiva, queste nuove misure rappresentano un passo significativo verso una riscossione fiscale più efficiente ed equa, ma sarà importante monitorarne gli effetti nel tempo per valutarne l’efficacia e l’impatto sul bilancio pubblico.

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