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Cdp, i risultati di Scannapieco (in attesa delle nomine): utile record sopra i 3 mld

dario scannapieco cdp

Dopo la tornata di nomine nel 2023, anche il 2024 è un anno chiave per le partecipate italiane. Ci sono, in tutto, 63 board in ballo. Tra questi, anche Cassa Depositi e Prestiti. Per Cdp le ipotesi che circolano nel Governo sono più di una. Tra queste c’è anche la riconferma di Dario Scannapieco, che durante la presentazione dei numeri 2023 di Cdp non commenta. Saranno i numeri del 2023, approvati dal Cda, a convincere il Governo a non passare il testimone ad altri?

A via Goito viene presentato un bilancio in cui gli utili volano oltre i 3 mld per la prima volta, in crescita del 23% dai 2,5 miliardi nel 2022 grazie all’aumento del margine di interesse e al “maggior contributo delle società del gruppo in termini di dividendi”.

L’utile netto consolidato di Gruppo è pari a 5 mld di euro, in riduzione di 1,8 mld (-26%, una variazione principalmente riconducibile all’effetto della valutazione a patrimonio netto di ENI). Intanto il Cda ha approvato anche nuove operazioni a favore di imprese e infrastrutture per un valore complessivo di circa 1,4 miliardi di euro.

Oltre i numeri, sugli anni passati a via Goito Scannapieco fornisce un bilancio personale, e si dice orgoglioso del lavoro svolto finora e dell’aver portato una “cultura aziendale basata sul tentativo di aiutare il Paese e generare impatto” per l’ecosistema, con un “approccio inclusivo dove tutti portano il loro contributo”. L’Ad di Cassa cita uno dei pionieri dell’Ue, Jean Monnet: “Nulla è possibile senza le persone e nulla è duraturo senza le istituzioni”, dice. “Questo è il primo elemento, senza commitment delle persone non si raggiunge nessun obiettivo”.

L’’Ad della Cdp Dario Scannapieco, il presidente Giovanni Gorno Tempini, e il direttore Comunicazione, affari istituzionali e sostenibilità, Marco Santarelli, durante la presentazione del quarto Bilancio Integrato del gruppo, che illustra i risultati non finanziari e gli impatti generati nel 2023, Roma, 04 aprile 2024. NPK ANSA / Massimo Percossi

I numeri di Cdp nel 2023

Scannapieco inizia la sua presentazione dal piano strategico in corso, dai finanziamenti effettuati: più di 50 mld di euro di risorse impegnate, in traiettoria migliore rispetto al piano che termina a fine 2024: il 78% del target. Gli investimenti attivati superano a loro volta il target sui tre anni, e arrivano a 133,5 mld, ovvero 2,6 volte le risorse impegnate nel periodo. A fine 2023, lo stock di crediti è aumentato dell’8% attestandosi a 124 miliardi, rispetto ai 114 miliardi del 2021. Secondo Scannapieco, una conseguenza “della nuova strategia che ha visto consolidare la nostra presenza sul territorio”.

Tra gli altri risultati elencati dai vertici di Cdp, un patrimonio netto a 27,9 mld, in crescita dell’8% rispetto a fine 2022 (25,7 miliardi) grazie all’utile maturato nell’esercizio, al netto dei dividendi distribuiti.

Nel solo 2023 il Gruppo Cdp ha impegnato risorse per circa 20,1 miliardi, in riduzione rispetto al 2022, anno che includeva operazioni straordinarie per 12,7 miliardi. Questo ha consentito di attivare complessivamente 53,8 miliardi di investimenti, con un effetto leva di 2,7 volte le risorse impegnate nel periodo, grazie all’attrazione di risorse da investitori e co-finanziatori terzi. Nello stesso periodo, Cdp SpA ha impegnato risorse per 19,6 miliardi di euro.

Cdp non è una cassaforte

Cdp, ripete più volte ai giornalisti Scannapieco, non è un salvadanaio, né una cassaforte. È un istituto nazionale di promozione che oltre a impegnare risorse ne attira altre da investitori terzi, per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’Italia. Nel biennio 2022-2023 “abbiamo generato l’1,6% del Pil italiano: abbiamo calcolato gli interventi finanziari che non si sarebbe realizzati senza l’intervento di Cassa, e le cose che si sono fatte grazie a Cdp, con 410mila posti di lavoro mantenuti o creati”, ricorda l’Ad.

Secondo il presidente Giovanni Gorno Tempini “i dati che presentiamo oggi mostrano come le azioni messe in campo per l’attuazione del Piano strategico, in uno scenario internazionale diventato sempre più complesso, siano state efficaci e come Cassa Depositi e Prestiti abbia saputo adattarsi al nuovo contesto e svolgere adeguatamente il proprio ruolo di sostegno all’economia italiana. Il forte impegno per uno sviluppo sostenibile è testimoniato tra le altre cose anche dall’innalzamento del nostro rating ESG da parte delle principali agenzie internazionali, che hanno collocato CDP ai vertici delle graduatorie mondiali. La fiducia dei nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, con i quali operiamo in sinergia nell’interesse del Paese, è stata fondamentale in questo percorso”, dice il presidente.

Il lavoro all’estero e l’AI

Tra gli altri fattori chiave dei risultati degli ultimi anni, secondo Scannapieco, l’aver inserito Cassa in un circuito più internazionale. Lo sviluppo all’estero è passato, tra le altre cose, dall’apertura di nuove sedi (come gli uffici di Belgrado, Il Cairo e Rabat) e dal rafforzamento della collaborazione con le altre Casse europee, anche grazie alla Presidenza CDP della European Long-Term Investors Association (ELTI) e al potenziamento dell’ufficio di Bruxelles. Un fattore fondamentale per lavorare insieme ai temi più importanti, come la cybersecurity.

Cybersecurity, Cdp e la strategia della detonazione controllata

Secondo l’Ad, le cose da fare sono ancora tante: “L’aiuto che stiamo dando sul Pnrr è molto importante, la strategia sul territorio sta dando ottimi risultati. Per quello che riguarda il risparmio postale stiamo cercando di svecchiarlo, diversificando le fonti. L’ammontare delle emissioni obbligazionarie è aumentato dell’8% in un anno e la domanda aggiuntiva di 4 o 5 volte dimostra che attiriamo interesse dagli investitori internazionali”.

Sul tema dell’AI, sul quale Cdp avrà un ruolo fondamentale nei fondi miliardari per le imprese, Scannapieco rimanda alla presentazione del piano di Cdp Venture capital l’8 aprile, quando l’Ad Agostino Scornajenchi illustrerà i piani del Fondo nazionale innovazione al quale il tema degli investimenti sull’AI è stato in larga parte assegnato. L’Ad ricorda però che per Cassa l’intelligenza artificiale “è un tema estremamente presente: abbiamo fatto un’analisi molto accurata sulla domanda interna sull’AI, e sono state avanzate richieste per 60 progettualità. Siamo già attivi sul recruitment e consapevoli di opportunità e rischi dell’AI” per il mondo del lavoro e per le truffe deepfake: “Oggi è molto facile inviare un messaggio con la voce di Giovanni e mia in cui si richiede di inviare” un documento riservato, ricorda l’Ad.

I dossier chiave e il nucleare

In attesa della decisione sulla nuova guida di Cassa Depositi e prestiti, va ricordato che da Cdp passano tante delle partite italiane più importanti: da Telecom (una situazione che l’AD non commenta) a Open Fiber (“siamo interessati a sostenere l’infrastruttura della fibra in un contesto istituzionale dove tutti devono collaborare”), da Rayway (“per ora nulla di concreto” su un eventuale impegno di Cassa) al tema del nucleare.

“Su Ansaldo Energia abbiamo fatto uno sforzo molto importante, l’azienda ha tante competenze”, ricorda Scannapieco, che racconta come Cdp abbia un “grande interesse” per Ansaldo nucleare e per il tema del nucleare di quarta generazione: “Seguiamo con interesse e sappiamo che ha grandi potenzialità e grandi sfide davanti, visto che compete con giganti mondiali”.

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