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Opera for Peace, l’Accademia italiana che sforna i talenti della lirica mondiale

La musica che unisce, la musica che genera valore condiviso e bellezza. E lo fa a partire dal nostro Paese, l’Italia, che si rende così promotrice di un importante cambiamento a livello mondiale. A Villa Medici a Roma, è andato in scena il primo dei quattro concerti organizzati da Opera for Peace: l’associazione no-profit nata nel 2019 per supportare i giovani talenti della musica lirica.

Il concerto rientra nell’ambito della terza edizione di Opera for Peace Academy. Quattordici artisti provenienti da ogni parte del mondo – da Paesi che vivono in contesti difficili di povertà o di guerra, dove i diritti civili sono negati o schiacciati – si sono ritrovati all’evento creato in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Fondazione BNP Paribas.

Prima hanno frequentato masterclass, lezioni individuali e seminari con maestri come Larry Brownlee, Kamal Khan, Rosetta Cucchi e Brian Jagde (in pieno stile ‘Academy’). Poi, accompagnati al pianoforte proprio dal direttore artistico e musicale Khan, i giovani musicisti (tutti tra i 21 e i 36 anni di età) hanno celebrato compositori come Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e, soprattutto, Giacomo Puccini nel centenario della sua morte con arie tratte da alcune delle opere più famose: Bohème, Tosca, Schicchi, Suor Angelica.

Un momento dell’esibizione di Opera for Peace a Villa Medici. Foto di Fabrizio Sansoni 

Dalla sua fondazione nel 2019 a Roma, Opera for Peace ha aiutato più di 150 ragazzi e ragazze a diventare professionisti nel campo della lirica, sostenendo sia economicamente che didatticamente talenti che, pur avendo grandi doti, non sempre riescono a intraprendere determinate strade perché provengono da contesti socio-economici complicati.

L’intuizione è stata di Julia Lagahuzère, direttrice generale di Opera for Peace, che dopo una lunga esperienza come vice direttrice del casting dell’Opéra National de Paris nei due teatri dell’Opéra de Bastille e del Palais Garnier, ha deciso di abbracciare un progetto che valorizzasse i talenti nel mondo.

Julia Lagahuzère, direttrice generale di Opera for Peace. Foto di Fabrizio Sansoni 

Per la sua intraprendenza (e per il suo impegno verso i temi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale) Lagahuzère è stata nominata “Femme de Culture 2020” dalla Francia.

“La terza edizione di Opera For Peace Academy ci offre lo spunto per trarre un primo bilancio di attività: siamo orgogliosi di aver dato vita a un network così speciale e a una famiglia di artisti così varia e professionale. Abbiamo supportato giovani talenti da tutto il mondo, molti dei quali non avrebbero avuto la chance di calcare i più importanti palcoscenici del mondo. In cambio chiediamo loro di essere fonti di inspirazione per le future generazioni di artisti e di pubblico. Questo ‘patto sociale’ è la nostra peculiarità e il cuore della nostra organizzazione. Al nostro programma individuale e ‘cucito su misura’, che tiene conto anche dei suggerimenti di ambassador e advisor, fra i migliori nello scenario lirico mondiale, possono accedere soltanto quei giovani che ci colpiscono non solo per il loro eccezionale talento, ma anche per la loro forte motivazione, l’impegno ad aiutare i futuri artisti, il loro senso di responsabilità sociale e il desiderio di divenire ‘Cittadini-Artisti’ desiderosi di contribuire positivamente nelle community artistiche”, sono state le parole di Julia Lagahuzère.

Il supporto di BEI e BNL BNP Paribas

Per Opera for Peace, il supporto di sponsor come la Banca europea per gli investimenti, la Fondazione BNP Paribas e la Ville de Paris. Ma anche di partner come il Teatro dell’Opera di Roma, Luiss, Aimart, Moleskine e OperaVision, Opera Europa, Cité Internationale Universitaire de Paris, Ernst & Young, Sciences Po, Musée Guimet, Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Spencer Stuart, Institute for Economics & Peace. Nonché degli ambassador e del team di Opera for Peace.

“Il sostegno della Fondation BNP Paribas ad Opera for Peace si inserisce nell’attenzione che il nostro Gruppo riserva all’inclusione come importante valore e leva per aiutare chi è in situazioni di disagio. Nello specifico di questa iniziativa, si tratta di giovani che vengono accompagnati e supportati negli studi per coltivare la loro passione e il talento per la musica, una tra le più alte forme di condivisione e comunicazione. Il Gruppo BNP Paribas nel mondo, e in Italia anche grazie a BNL e alla Fondazione BNL, è impegnato in attività che generino impatti concreti e positivi, in ottica di sostenibilità economica, sociale, ambientale”, ha affermato Claudia Cattani, presidente BNL BNP Paribas e Findomestic Banca.

“Come Banca dell’Unione europea, la BEI ha il privilegio e la responsabilità di guidare il cambiamento positivo nella società. Sostenere la missione di Opera for Peace non solo favorisce lo sviluppo del talento e dell’arte, ma anche la costruzione di un mondo più inclusivo e solidale,” ha commentato invece Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI.

“Il Gruppo BEI, attraverso il suo Istituto, sostiene con orgoglio questa missione per il terzo anno consecutivo, poiché crediamo fermamente nel potere dell’arte e della musica per promuovere l’inclusione, la solidarietà e un futuro migliore per giovani talenti provenienti da ogni angolo del mondo”, ha concluso Vigliotti.

 

 

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