Cambiamento climatico e problemi nei rifornimenti, ma anche regole Ue: per questo, secondo Giuseppe Lavazza, presidente dello storico Gruppo italiano, il prezzo del caffè non scenderà ma rimarrà ancora sui livelli attuali, già molto alti.
Già negli scorsi mesi si è parlato spesso del caro-tazzina, e dell’aumento del costo del caffè dovuto al costo delle materie prime. In Italia (dove il caffè al bar si paga meno che in altri Paesi) la media prezzi di un espresso bevuto sul bancone del bar sotto casa è passata da 1,01 a 1,18 euro in tre anni, secondo i dati del Mimit (Assoutenti aveva calcolato un aumento del 15%).
Il prezzo dei futures sul caffè Robusta di Londra, il benchmark globale, è aumentato molto nell’ultimo anno. Così come quello del caffé Arabica.
Per Lavazza i costi per le torrefazioni sono sempre più alti e i margini sempre più bassi, e la filiera è “sotto pressione”. Per questo i prezzi “non scenderanno, ma rimarranno alti”, secondo le dichiarazioni di Lavazza riportate dal Financial Times.
Secondo l’aggiornamento di queesta primavera di Altoga, l’associazione delle torrefazioni in Italia, il prezzo delle quotazioni del caffè Robusta sono quasi raddoppiate (Segnando un +90%), mentre quelle di Arabica sono aumentate del 50% rispetto all’anno precedente