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Tim, in Tribunale vince Vivendi. Elliott rilancia

Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Tim e Vivendi. L’aggiornamento dell’ordine del giorno dell’assemblea di domani è stato sospeso e non verrà quindi votata la revoca dei consiglieri francesi. Per il rinnovo del Cda si va all’assemblea del 4 maggio. La motivazione principale della decisione del Tribunale sta nella constatazione che la presentazione di dimissioni in blocco dei consiglieri Tim non è “palesemente ingiustificata” e “neppure pare essere univocamente diretta a perseguire un intento di danno”, nei confronti di Elliott, come scrive il giudice civile Elena Riva Crugnola nel provvedimento con cui ha accolto il ricorso di Tim e Vivendi. L’unico effetto delle dimissioni, osserva il giudice, è “quello di comportare sempre la remissione all’assemblea della scelta dei componenti” del Cda.

“E’ solo democrazia ritardata, non democrazia negata. Gli azionisti di Tim avranno comunque l’opportunità di esprimere la loro volontà nell’Assemblea straordinaria del 4 maggio”, commenta il fondo Elliott.

“Si dovrà aspettare qualche giorno in più (il 4 anziché il 24) ma è prevedibile che l’esito sarà ancor più incisivo” fanno notare fonti vicine al dossier. “Anche il fondo americano avrebbe preferito che la società non venisse trascinata in una querelle legale e lo stesso auspicio era condiviso dai sindaci” aggiungono ma “è comunque un bene che si sia arrivati al voto di rinnovamento che Elliott e il mercato chiedevano per ridurre l’influenza di Vivendi”.

 

 

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