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Tim, Kkr ricorda i tempi (e la convenienza) dell’offerta

tim kkr

L’offerta del fondo americano Kkr per la totalità delle azioni Tim è di tipo amichevole, e prevede il confronto con il Cda. È sottoposta all’approvazione del governo, che può esercitare il Golden power. Ma soprattutto, sembra voler comunicare Kkr, è una buona offerta: perché gli azionisti potranno ottenere immediatamente “un significativo valore in denaro” per le quote di un’azienda che tra fibra e 5G dovrà affrontare gli sviluppi di un mercato “soggetto a crescenti pressioni competitive”.

Il riassunto dell’offerta per il 100% del capitale di Tim lo fornisce lo stesso fondo americano Kohlberg Kravis Roberts, dopo la richiesta di precisazioni da parte della Consob.

L’offerta di Kkr

Oltre a ricordare i tempi della due diligence e i prossimi step che eventualmente dovranno essere seguiti, il fondo (che ha recapitato la sua offerta nei travagliati giorni che hanno portato alle dimissioni di Luigi Gubitosi) ha anche riportato il valore dell’offerta: prevede un prezzo indicativo in contanti “pari a Euro 0,505 per azione ordinaria e per azione di risparmio. Tale prezzo rappresenta un premio del 62% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni ordinarie e del 54% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di risparmio di Tim al 3 novembre 2021 (giorno precedente le voci di mercato in relazione a una possibile operazione su Tim)”.

L’offerta, scrive Kkr, “prevede la possibilità per tutti gli azionisti di Tim (dagli investitori retail a quelli istituzionali, dagli azionisti ordinari a quelli di risparmio), in modo non discriminatorio, di decidere se accettare o meno un significativo valore in denaro che sarebbe immediatamente disponibile per gli azionisti di Tim a prescindere da tempi e costi dei programmi di sviluppo della rete in fibra ottica e di dispiegamento della rete 5G e dalla necessità per l’azienda di adattarsi agli sviluppi del mercato italiano delle telecomunicazioni, soggetto a crescenti pressioni competitive”.

Tra le pressioni che vale la pena ricordare, oltre a quelle che caratterizzano la travagliata banda larga italiana, c’è lo sbarco di Iliad sulla telefonia fissa e la fibra: l’impatto dell’operatore francese si è già fatto sentire sulla telefonia mobile.

Senza dimenticare che per Tim è tornata uno scenario plausibile l’ipotesi di uno scorporo dell’infrastruttura, con successiva fusione con Open Fiber, sotto la regia di Cassa depositi e prestiti.

Il parere favorevole del Cda e i tempi della due diligence

L’approccio di Kkr, ricorda il fondo “è di natura amichevole e in tal senso Kkr intende confrontarsi quanto prima con il consiglio di amministrazione di Tim per ottenere il supporto all’Offerta da parte del Consiglio stesso. Il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione sarà una condizione volontaria al perfezionamento dell’Offerta”.

Ma il parere di Cda e governo non dovrebbe inficiare sui tempi della due diligence.

In termini di processo, “e in conformità a quanto previsto dall’articolo 103 del Tuf, il parere del Consiglio di Amministrazione della società target in relazione all’offerta dovrà intervenire successivamente alla promozione dell’offerta e pertanto non condizionerà i tempi di tale promozione e della pubblicazione del comunicato ai sensi dell’articolo 102 del Tuf”, sottolinea KKr.

Analogamente, prosegue Kkr, l’approvazione del Governo italiano a seguito della procedura “Golden Power” sarà condizione per il perfezionamento dell’Offerta, in quanto richiesta ai sensi dell’articolo 1, comma 5, e dell’articolo 2, comma 5, del Dl 21/2012. In termini di processo, l’approvazione del Governo italiano a seguito della procedura “Golden Power” dovrà intervenire, in conformità con quanto previsto dall’articolo 1, comma 5, e dall’articolo 2, comma 5, del Dl 21/2012, successivamente alla promozione dell’offerta e pertanto non condizionerà i tempi di tale promozione e della pubblicazione del comunicato ai sensi dell’articolo 102 del Tuf.

Il Consiglio di amministrazione di Tim, ha dato atto di aver ricevuto la Nbo (non-bindind offer) il 21 novembre 2021, e la sta attualmente esaminando.

Kkr riporta la precisazione richiesta dalla Consob in riferimento alla due diligence: ”Anche alla luce della circostanza che la due diligence non costituisce una condizione dell’offerta, si richiede di rendere nota, senza indugio, l’eventuale previsione di un termine massimo entro il quale, nell’ipotesi in cui il Consiglio di Amministrazione di Tim non abbia ancora assunto alcuna determinazione in ordine all’effettuazione della due diligence richiesta nella Manifestazione di Interesse, codesta Società renderà nota la propria intenzione di procedere in ogni caso all’offerta ai sensi dell’art. 102 del TUF o di rinunciare alla stessa. La suddetta informazione dovrà essere resa anche in termini negativi”.

Kkr si attende di essere in grado di prendere una decisione sull’Offerta e sulla relativa comunicazione ai sensi dell’art. 102 del Tuf a seguito del completamento di una due diligence di conferma delle proprie analisi che non dovrebbe superare le 4 settimane dal momento in cui sarà consentito il pieno accesso alla documentazione rilevante. Kkr non ha fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del Consiglio di Amministrazione di Tim.

 

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