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Istat, fiducia nell’edilizia al top dal 2007

Un luglio senza grosse variazioni per il clima di fiducia tra consumatori e imprese, qualche segnale negativo dal commercio al dettaglio e dai servizi, e un balzo di fiducia nel settore delle costruzioni, al massimo dal 2007. Questi i dati Istat, secondo i quali l’indice dei consumatori passa dai 116.2 punti di giugno ai 116.3 di luglio, mentre l’indice composito delle imprese si attesta a 105,4 da 105,5.

“Una situazione di ‘attesa’ nella quale si controbilanciano aspettative positive figlie della vigorosa crescita del 2017 e timori relativi a un 2018 gravido di incognite: guerra dei dazi, forti oscillazioni del prezzo del petrolio e delle valute, inflazione core che non cresce, e flessione nel primo trimestre di alcune importanti economie”, commenta Lucio Poma, Responsabile Scientifico Industria e Innovazione di Nomisma.

Le aziende di servizi e commercio al dettaglio riscontrano “segnali negativi”: nei servizi l’indice diminuisce da 107,8 a 106 punti e nel commercio al dettaglio da 103,9 a 102,6, mentre l’indicatore è stabile nell’industria (106.9). Nelle costruzioni si registra un “deciso miglioramento” sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda. L’Istat registra a luglio un aumento che porta l’indicatore da 132.9 a 139,9 punti, il livello massimo da oltre 11 anni, a maggio 2007 (quando era 140,2). A trainare sono i giudizi sugli ordini le attese sull’occupazione presso l’azienda. L’Istat segnala in particolare “una dinamica vivace” per la costruzione di edifici e, ancora di più, per le attività specializzate di costruzione, incluse le ristrutturazioni.

Per i consumatori la componente economica e quella futura dell’indice peggiorano, mentre tornano a salire il clima personale e quello corrente. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini per il secondo mese consecutivo mentre migliorano le attese sulla produzione. Le scorte sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Con riferimento al settore dei servizi, la diminuzione dell’indice di fiducia riflette una dinamica negativa dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari; segnali positivi provengono dalle aspettative sugli ordini. Il deterioramento della fiducia nel commercio al dettaglio è caratterizzato da attese sulle vendite future e da giudizi sulle scorte di magazzino in peggioramento soprattutto nella grande distribuzione. Invece, i giudizi sulle vendite sono in miglioramento rispetto al mese scorso.

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