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Ponte Morandi, Toninelli: nessun problema su lavori a Fincantieri

La “priorità assoluta” è ricostruire il ponte Morandi in un anno, e l’affidamento diretto dei lavori a Fincantieri non dovrebbe essere un problema, “perché si tratta di un caso emergenziale”. Il Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli riassume così il futuro del nuovo viadotto di Genova, crollato ad agosto. A Porta a Porta Toninelli ha aggiunto che “accanto a Fincantieri ci sarà probabilmente Italferr, che da decenni fa attività di ricostruzione”.

L’ostacolo ad una gara ristretta e all’affidamento diretto potrebbe essere il Codice appalti, ma l’interlocuzione con l’Ue è costante: ci sono “basi positive” perché si possa agire in deroga al Codice, secondo Toninelli. La risposta dell’Ue, ha puntualizzato, “sarà successiva al provvedimento, però noi ci portiamo avanti interloquendo sulla fattibilità della norma e sembra non ci sia alcun tipo di problema. L’hanno fatto anche altri Paesi, quindi mi pare normale che si possa fare anche in Italia”. Nel decreto Genova infatti, che secondo Toninelli verrà approvato giovedì, “ci sarà la parte sulla ricostruzione: Autostrade, in quanto “responsabile” del crollo, “caccerà i soldi”, mentre lo Stato “lo farà costruire ad un’azienda pubblica e penso che in pochi mesi potremo avere un nuovo ponte”.

 

Il decreto Genova includerà inoltre “un aiuto alle famiglie in tema di mutui e agevolazioni fiscali per le imprese” e “la nomina di un Commissario straordinario per garantire la ricostruzione del ponte Morandi, il sostegno alla municipalità di Genova e la ripresa economica del territorio”, ha detto il Ministro. Per quanto riguarda il decreto Infrastrutture, invece, sarà prevista “l’istituzione presso il Mit di un’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture”, finanziata dagli enti gestori e “con poteri di vigilanza tecnica sull’esecuzione dei lavori, di progettazione e di ricerca”. In audizione alla commissione Trasporti della Camera, Toninelli ha aggiunto che “verrà inoltre creato un archivio nazionale informatico delle opere pubbliche a disposizione di tutti i soggetti che a qualsiasi titolo gestiscono o detengono i dati riferiti ad un’opera pubblica”, con un “sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza delle infrastrutture stradali”.

Il decreto prevede anche l’assunzione di 250 unità di personale al Ministero: “abbiamo bisogno di voi”, ha detto Toninelli al 63esimo Congresso degli Ordini nazionali Ingegneri. “Per questo il mio ministero sta per lanciare un reclutamento straordinario di professionisti per controllare, per verificare lo stato delle nostre infrastrutture, a partire da quelle più critiche”.

Il Ministro ha parlato anche della possibile proroga al “termine fissato nel decreto che ha istituito la Commissione” ministeriale ispettiva sul crollo del ponte Morandi, ora “pari a 30 giorni”. Si sta infatti “valutando l’opportunità, per esigenze operative, di prorogare questo termine”. La commissione è stata istituita il 14 agosto e termina teoricamente il 14 settembre: “penso non sia un problema fare in modo che ci sia qualche giorno in più”, ha detto Toninelli. “L’impegno che i commissari hanno profuso per analizzare documenti tanto complessi in un periodo così breve è encomiabile”, ha aggiunto.

La relazione conclusiva che “la commissione ispettiva consegnerà già nei prossimi giorni non recherà alcuna firma di soggetti indagati da parte della Procura”. I dirigenti e funzionari del Mit che nei giorni scorsi sono stati raggiunti da avviso di garanzia infatti “hanno interrotto l’attività ispettiva prima di questo atto dovuto, ragione per la quale riconosco loro una condotta corretta e quindi li ringrazio”, ha detto Toninelli.

Su Alitalia poi “lo stato di avanzamento è buono. Il mese di ottobre sarà risolutivo”, ha detto Toninelli a margine della sua audizione alla Camera. Quella di ottobre, precisano fonti del Ministero delle infrastrutture e trasporti, è la scadenza delle offerte, mentre i commissari terminano il lavoro al compimento della procedura e chiusura del passivo. “La gestione di Alitalia degli ultimi 20 anni è la rappresentazione plastica dell’incuria che una intera classe politica ha dimostrato nei confronti dei gioielli di famiglia; la nostra ex compagnia di bandiera non deve essere svenduta, ma rilanciata: penso che lo faremo nelle prossime settimane”, ha detto il Ministro. La compagnia “deve tornare ad essere un asset strategico per il Paese e di cui dobbiamo essere orgogliosi, nell’ambito di un piano nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo con il 51% in capo all’Italia”. Basta, però, “con continue iniezioni di denaro pubblico: oltre al prestito di 900 milioni, gli ammortizzatori sociali sono stati usati come bancomat per pagare la ristrutturazione aziendale realizzata al solo fine di svendere la società, senza il fardello dei lavoratori, evidentemente ritenuti un inutile orpello dal precedente Governo e dai commissari”.

Il Governo inoltre intende “realizzare quanto prima” una serie di azioni “imprescindibili” per il settore del trasporto aereo. Come primo punto, Toninelli ha indicato la volontà di “promuovere un intervento di sistema, dalle imposizioni fiscali alle normative sul lavoro, contrastando ogni forma di sfruttamento indiscriminato e di dumping sociale”. Si punta poi a “razionalizzare la rete aeroportuale, favorendo l’inter-modalità con l’alta velocità ferroviaria e con le altre reti di trasporto pubblico”, ha detto il ministro. Si intende anche “riformare il sistema dei bandi di assegnazione ai vettori di sussidi per l’apertura di nuove rotte, imponendo una reale trasparenza nelle procedure e nei finanziamenti alle compagnie low-cost nonché il rispetto dell’interesse nazionale”. Il ministro ha quindi indicato la volontà di “ricostruire una industria aeronautica civile, riportando in Italia le attività più sensibili – anche ai fini di questioni di sicurezza – come la riparazione, manutenzione e revisione degli aerei, sfruttando convenientemente le risorse già esistenti”. Infine, Toninelli vuole coinvolgere gli operatori: “siamo in procinto di convocare un tavolo di lavoro permanente a cui saranno invitati a partecipare i soggetti rappresentativi del mondo del trasporto aereo e i rappresentanti dei lavoratori”.

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