NF24
Cerca
Close this search box.

Manovra, Conte: investimenti. Di Maio: tema non sono numerini

“Se all’interno della contrattazione deve diminuire un po’ di deficit per noi non è importante, il tema non è lo scontro con l’Ue sul 2,4%. Il tema non sono i numerini ma i cittadini, l’importante è che questa manovra abbia dentro ‘quota 100’ per le pensioni, il reddito di cittadinanza, le pensioni di cittadinanza, i rimborsi ai truffati dalle banche, oltre al pacchetto imprese. Misure dalle quali non possiamo prescindere”. A rimarcare la nuova posizione del governo nei confronti dell’Ue sul tema della manovra è il vicepremier pentastellato Luigi di Maio. Dopo mesi di fermezza, nel weekend il governo giallo-verde ha mostrato i primi segni di apertura alle richieste di Bruxelles sulla legge di bilancio, con un avvicinamento prima del premier Giuseppe Conte e poi del vicepremier della Lega Matteo Salvini.

Un avvicinamento a una condizione, che non vengano meno i capisaldi della manovra giallo-verde: “Investimenti e attenzione sociale sono le ‘linee guida della manovra economica’“, afferma Conte allo Snam parters day. Questo significa “la necessità di forti investimenti economici e un’esigenza a tendere la mano a chi è rimasto indietro a causa della crisi” per “ripartire, lasciarsi alle spalle l’austerità” ed avere nuove speranze e prospettive. “Non appena arriveranno le relazioni tecniche e saremo in grado di misurare l’esatto impatto economico di queste riforme – ha aggiunto – avremo la possibilità, se residuano, di valutarne l’utilizzo. Per quanto mi riguarda sono favorevole a destinarle al piano d’investimenti”.

Sul fronte deficit, una ritrovata morbidezza nell’accettare di scendere a patti al fine di rispettare i criteri previsti dall’Ue: “Noi applichiamo il buonsenso e la concretezza, che non si attacca allo 0,1 in più o in meno. È una manovra che si fonda sul diritto al lavoro, il diritto alla pensione, il diritto alla salute e la riduzione fiscale – afferma Salvini – E quindi se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi”, sottolinea in un’intervista al Gr1.

A chi chiede al vicepremier della Lega su quali aspetti della manovra siano disponibili a venire incontro, Salvini risponde che “se gli esperti ci dicessero che per legge Fornero e reddito di cittadinanza nel 2019 come anno di avvio potranno servire anche meno dei 16 miliardi che abbiamo stanziato, una parte di quei soldi li possiamo destinare ad altre voci”.

Secondo Salvini l’apertura verso l’Europa e la possibilità di scendere sotto il 2,4% del rapporto deficit-Pil non sono passi indietro sulla manovra, “anzi potrebbe essere un’avanzata, un’uscita dalla trincea. Se questo è l’unico modo per ottenere il via libera alla manovra io così gli tolgo un alibi e se continuano a dire di no significa che è un ‘no’ pregiudiziale “.

La manovra sarà il tema centrale del vertice di maggioranza che si riunirà questa sera: “Stasera dobbiamo parlare di tante cose sulla legge di bilancio, tra cui tanti emendamenti presentati dal governo, altri presentati dal Parlamento afferma Di Maio in un’intervista a Radio Radicale – Il presidente Conte – ha aggiunto a proposito del confronto con l’Ue – ha detto all’Ue che la manovra sarà approvata dal Parlamento e per questo dovete darci anche il tempo di farla discutere ai parlamentari, perché il Parlamento è sovrano e potrà innovarla, migliorarla e perfezionarla”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.