Sono passati solo pochi giorni da quando il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio aveva dichiarato che il governo era stato talmente “zelante” da “aver messo più soldi di quelli che servivano” per le coperture delle misure previste dalla legge di bilancio, che già le cose sono cambiate: ora i soldi mancano. Di nuovo. Dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi, infatti, la lista delle modifiche e delle aggiunte da apportare alla manovra all’esame del Senato si è allungata per un totale di quasi un miliardo.
Si è trovato un accordo per le buche di Roma, ad esempio, a cui si sommano anche l’ecosconto sulle auto, il taglio dei premi Inail e il saldo e stralcio per i debiti delle famiglie in difficoltà. Oltre alle coperture alternative al deficit da presentare all’Unione europea, il governo dovrà quindi trovare nuove risorse per far fronte alle numerose misure annunciate. Anche perché i fondi a disposizione del Parlamento si sono già molto assottigliati nel corso del passaggio alla Camera, riducendosi per il 2019 da 435 a circa 190 milioni. In base agli emendamenti di maggioranza, tra buche e metro, per l’emergenza Roma sono richiesti 195 milioni. Il saldo e stralcio costa 70 milioni nel 2019, mentre, secondo le cifre circolate finora, il taglio del cuneo fiscale agendo sui premi Inail vale 400 milioni il primo anno e 600 a regime. Per l’ecosconto auto si stimano al momento 300 milioni.
