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A Washington e Berlino vola l’occupazione

Sia gli Usa che la Germania salutano l’inizio dell’anno con nuovi, incoraggianti, dati sull’occupazione riferiti al 2018. Secondo le cifre diffuse dagli analisti americani, l’economia statunitense ha creato in dicembre 312.000 posti di lavoro, ben al di sopra dei 184.000 attesi dagli analisti. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,9%.

Molto positivo il giudizio del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha parlato di “dati economici che restano positivi entrando nel 2019” e di riferimenti ”solidi” per quanto riguarda il mercato del lavoro.

Notevole la reazione di Wall Street alle parole di Powell. Il Dow Jones sale del 3,16% a 23.401,13 punti, il Nasdaq avanza del 4,08% a 6.,727,10 punti mentre lo S&P 500 guadagna il 3,22% a 2.526,55 punti.

Dalla parte opposta dell’Oceano, in Germania, il dato più significativo emerso dal rapporto annuale dell’Agenzia Federale del lavoro riguarda il tasso di disoccupazione che nel 2018 è calato a un livello record dalla riunificazione, raggiungendo il 5,2%, con una contrazione dello 0,5% rispetto al 2017, quando segnò il 5,7%. Nel 2018, circa 2.340 milioni di persone sono risultate disoccupate, il che significa 193 mila in meno rispetto all’anno precedente.

 

 

 

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