A quasi sei mesi dalla tragedia del Ponte Morandi, sono in corso i lavori per il taglio dei ‘denti’ che trattengono l’impalcato del moncone ovest e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli garantisce che “a inizio del 2020 il nuovo viadotto sarà inaugurato e percorribile“.
Per il premier Giuseppe Conte “la demolizione del ponte è un momento importante. È il riscatto di Genova, della Liguria e dell’Italia”.
La ricostruzione di questo ponte per Toninelli “sarà l’immagine rilancio del Paese“, afferma precisando che “questo ponte non lo sta pagando lo Stato”, per poi snocciolare numeri e date: “Circa 200 milioni sono già stati dati agli sfollati, nelle prossime ore arriverà un altro bonifico da parte di chi doveva gestire questa infrastruttura e non l’ha fatto per mettere soldi anche per ricostruire il ponte. Quei soldi che avevamo bloccato nella legge di Bilancio, circa 500 milioni, li sbloccheremo e li utilizzeremo per altre grandi opere a favore dei cittadini”, sottolinea.
“Quella di Genova è una ferita aperta che difficilmente si potrà ricucire completamente”, afferma, abbandonando poi il tono di comprensione per puntare il dito contro i responsabili: “Però oggi si inizia a vedere, a distanza di pochi mesi, che si demolisce un ponte che è stato mal gestito da chi ne ha approfittato molto come vantaggi economici, che tra pochi mesi si ricostruirà, che a fine anno sarà in piedi e a inizio anno prossimo potrà essere finalmente collaudato e riaperto, penso che sia uno slancio positivo per tutta l’Italia“.
