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Ryanair non si arrende sui bagagli a mano: faremo appello

Una multa da tre mln di euro non è stata abbastanza: Ryanair non si arrende sul bagaglio a mano. “Faremo appello e crediamo che avremo successo”, ha detto David O’Brien, Chief commercial officer di Ryanair, parlando della multa da 3 milioni inflitta dall’Antitrust per le regole sul trasporto del bagaglio a mano. La compagnia confida in “una decisione della Corte di giustizia europea del 2014”, che “ha sentenziato che il passeggero debba poter prendere con sé preziosi e indispensabile, e credo ci dia ragione, perché penso che 20 cm per 25 per 40 sia uno spazio sufficiente per l’indispensabile”.

“Ogni passeggero in ogni compagnia aerea paga per il bagaglio, semplicemente nel caso nel Ryanair noi scorporiamo ogni servizio per dare al passeggero la scelta”, ha sottolineato O’Brien in una conferenza stampa a Milano. E non è detto che la compagnia cambi la sua policy, in attesa del giudizio definitivo. “Dobbiamo decidere, vedremo cosa dicono i nostri legali. Ma non vogliamo creare confusione. L’Antitrust ha detto che c’era stata sorpresa, ma è errato: abbiamo fatto una intensa campagna stampa e mandiamo email a tutti i passeggeri come memo della nuova policy dei bagagli, è impossibile dire che non fossero stati informati del cambio”.

Intanto, Ryanair non teme un’eventuale partnership tra EasyJet e Alitalia. Secondo il Chief commercial officer della low cost irlandese, la trattativa per salvare la compagnia italiana “è un processo difficile, e non sarà rilevante per il nostro business model. Penso che si stia provando a fare un’omelette senza rompere le uova”. “Molti dimenticano quale sia il modello di Ryanair: noi voliamo diretti ‘point to point’. La differenza è che Alitalia per esempio per portarti a Copenhagen ti fa fare due viaggi”, ha aggiunto, spiegando che questo comporta uno svantaggio per i viaggiatori che avranno più voli indiretti. “L’ultimo matrimonio con AirFrance non andò bene, ma sembra che l’unione con la Francia o con la Germania continui ad essere preferita”, ha detto O’Brien.

Comunque, “nel 2017 abbiano espresso interesse ai commissari e siamo tutt’ora aperti ad una partnership“, ha detto O’Brien. “Poi abbiamo deciso che era più importante mettere i nostri passeggeri al centro e abbiamo lavorato a trovare accordi con i sindacati” ma, ha aggiunto, “siamo ancora aperti a collaborazione, però credo venga preferita quella con Airfrance o coi vettori tedeschi”. “Siamo disponibili a fare da feeder sulle rotte domestiche, anche se il nostro core business non è quello, bensì il ‘point to point’, che poi è quello che chiedono i passeggeri ed è anche il metodo più rispettoso dell’ambiente”.

O’Brien ha anche annunciato 420 rotte in Italia per l’inverno, “di cui 55 nuove, per 41,2 milioni di clienti che saranno trasportati nella stagione, con un incremento del 6%. Su Milano ci saranno 100 rotte, di cui 15 nuove fra Bergamo (9) e Malpensa ( 6), per 13,7 milioni passeggeri complessivi, con una crescita dell’8%, mentre 5 nuovi aerei Boeing 737 Max in arrivo saranno basati a Orio al Serio”. Tra le novità assolute nelle destinazioni ci sono, da Bergamo, Agadir e Marsiglia, e da Malpensa Dublino e Manchester.

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