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Ocse, Tria difende provvedimenti gialloverdi

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A poche ore dalla pubblicazione del Rapporto sull’Italia dell’Ocse, in cui l’Organizzazione spara a zero su molte delle politiche introdotte con la legge di bilancio, il ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria interviene per difendere a spada tratta i provvedimenti cavallo di battaglia del governo giallo-verde.

Sul reddito di cittadinanza sottolinea che “rappresenta una attivazione di forza lavoro potenziale e non solo uno strumento assistenziale” e “il meccanismo di condizionalità” legato al “coinvolgimento attivo in percorsi lavorativi consente di evitare eventuali abusi”, ricordando poi che il sussidio “è concepito con il duplice intento di consentire” a chi è “a rischio emarginazione di entrare nel mercato lavoro e, come conseguenza, di aumentare la propensione al consumo e irrobustire la domanda interna”.

Quota 100, invece, “serve ad affrontare un problema di transizione” collegato alla riforma delle pensioni “di alcuni anni fa fatta per dare stabilità e sostenibilità al sistema pensionistico”, sottolinea ricordando che il problema di transizione è che “si è determinata, specie nel breve termine, un’interruzione di quel turnover naturale della forza lavoro”.

Mentre sul codice appalti, con i decreti in arrivo “interverremo su alcune parti del codice, cercando di avvicinarci alle direttive europee, eliminando le parti aggiunte, lo faremo gradualmente e con equilibrio”, afferma Tria ricordando che ci sono nel bilancio “stanziamenti non spesi notevoli” che vanno “messi in moto” e che si sta “fortemente lavorando sul miglioramento della capacità dell’amministrazione pubblica di progettare investimenti di qualità, efficaci, e di implementarli”

Guardando all’economia in generale, “in termini di deficit nominali” il risultato sarà “migliore di quello stimato dall’Ocse”, cioè il 2,5% nel 2019. L’obiettivo del governo, ha sottolineato Tria, è quello di “rispettare gli impegni” e se possibile “avere un miglioramento rispetto a questi impegni”. In ogni caso, “manca poco tempo al rilascio del Def, lì sarà specificato il quadro programmatico”. Per quanto riguarda la crescita, invece, ci sarebbe stata una “rapida correzione” delle stime che “ci accomuna alla Germania, perché siamo i due Paesi più aperti al commercio internazionale” anche se l’Italia è “una economia più fragile” e quindi con un impatto maggiore della frenata generale dell’economia. “Per questo stiamo approvando misure per contenere questo rallentamento e mantenerci in una area di crescita positiva anche per il 2019”, conclude Tria.

A intervenire sul tema anche il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, che interpreta i risultati dell’analisi Ocse come un ‘attacco al paese’ e risponde su fb: “rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto”. E ancora: “qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro”. Ma lo stesso Tria commenta: “l’Ocse non parla di austerity”, rispondendo a chi gli chiede se sia d’accordo con le parole del vicepremier Luigi Di Maio.

Il vicepremier della Lega Matteo Salvini, invece, ribadisce che “Quota 100 darà un lavoro sicuro a più di 100.000 giovani italiani e ne sono orgoglioso. Questo significa costruire il futuro, questa sarà vera crescita sociale ed economica”.

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