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Acea, nel piano strategico 4 mld di investimenti

Lo sviluppo di economia circolare, il rafforzamento del ciclo di trattamento dei rifiuti, un ruolo di rilievo nel riciclo di carta e plastica, e 4 mld di euro di investimenti. Sono gli obiettivi del piano 2019-2022 di Acea, che mette sul piatto 900 mln in più rispetto al piano precedente, gli investimenti “più alti di sempre”. Circa l’80% di questi 4 mld, annuncia la società capitolina, sarà destinato ad attività regolate. Da un punto di vista finanziario, si prevede una crescita media annua dell’Ebitda pari all’8%, 1,1 miliardi al 2020 e 1,3 miliardi al 2022 registrando, quindi, un incremento complessivo a fine piano del 36%.

Per quanto riguarda il settore ambiente, previsto “lo sviluppo nel rafforzamento del ciclo del trattamento dei rifiuti, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo di un’economia circolare, in particolare permettendo al gruppo di entrare come operatore di rilievo nel trattamento e nel riciclo della carta e della plastica”.

L’incremento degli investimenti di 900 milioni, che fa riferimento al periodo 2018-2022, è legato per 250 milioni all’area industriale dell’idrico, grazie al consolidamento di Gori e all’avvio del progetto di raddoppio del Peschiera; per 200 milioni allo sviluppo e a operazioni di fusioni e acquisizioni nel fotovoltaico; per 250 milioni in innovazione dei processi industriali e rafforzamento della resilienza della rete elettrica; per 100 milioni in operazioni di fusioni e acquisizioni focalizzate su impianti di recupero e trattamento dei rifiuti. Il piano investimenti, inoltre, punta ad una crescita e creazione di valore sostenibile per il gruppo determinando un incremento di 400 milioni degli investimenti per la sostenibilità, fino a raggiungere 1,7 miliardi nel periodo 2018-2022.

La Rab (Regulatory Asset Base), al 2022, arriverà a 4,8 miliardi di euro, in crescita del 28% rispetto al 2018. Quanto alle singole aree di attività, nell’idrico sono previsti investimenti per 1,9 miliardi con un miglioramento della “qualità e dell’efficienza del servizio” che prevede tra l’altro l’istallazione di smart water meter, la riduzione delle perdite di rete e la razionalizzazione degli impianti di depurazione; nelle infrastrutture energetiche gli investimenti ammontano a 1,5 miliardi e Acea prevede di “rafforzarsi sviluppando un portafoglio di almeno 150MW di fotovoltaico attraverso la realizzazione di nuovi impianti e acquisizioni dal mercato secondario; nel settore commerciale e del trading l’obiettivo del gruppo è di “generare 154 milioni al 2022” con il raggiungimento di 1,7 milioni di clienti al 2022 nel mercato libero, +30% rispetto all’attuale customer base; nel settore ambiente gli investimenti saranno di 300 milioni.

Ulteriori iniziative strategiche, infine, sono relative alla crescita nel mercato della distribuzione del gas naturale attraverso la valutazione di possibili operazioni di acquisizione di operatori e partecipazioni alle future gare; sviluppo di progetti in ambito Smart Energy Efficency; accelerazione nello sviluppo di impianti, nell’area ambiente, anche attraverso possibili partnership strategiche nell’ambito del consolidamento del settore; acquisizione di nuovi clienti valutando opportunità legate al consolidamento del mercato; accelerazione della crescita nelle rinnovabili; possibilità di cogliere opportunità di consolidamento degli operatori idrici nei territori di riferimento (per esempio Toscana e Umbria). Nel complesso le iniziative strategiche, con investimenti nell’ordine di 500-800 milioni, potrebbero ulteriormente supportare la crescita del l’Ebitda per un importo complessivo stimato tra i 100 e i 200 milioni.

Acea prevede, per il 2019, un dividendo minimo di 0,75 euro per azione, “in ulteriore crescita nell’arco di piano” al 2022. “Nel periodo 2018-2022”, è scritto nella nota del Cd dell’azienda, verranno distribuiti dividendi per 800 milioni “in crescita di 100 milioni di euro rispetto al piano precedente”.

Nel piano industriale 2019-2022 Acea intende puntare “su cinque specifiche azioni: accelerare la crescita (Grow), sviluppare e diversificare il portafoglio di business (Reshape), focalizzarsi sull’innovazione dei processi industriali (Innovate), orientarsi al risultato (Deliver) e ad un approccio dinamico e sostenibile (Smart). Questi elementi sono insiti nell’acronimo ‘grids’ (reti, ndr) e rappresentano un’evoluzione del percorso iniziato due anni fa”, afferma l’amministratore delegato della società capitolina, Stefano Donnarumma, nella nota sul piano industriale presentato oggi a Milano. “In due anni di intenso lavoro – prosegue Donnarumma – abbiamo fatto leva sui punti di forza di Acea, maturando la consapevolezza di poter fare ancora meglio di quanto previsto inizialmente. Il nostro gruppo si sta rafforzando e questo piano industriale evidenzia con chiarezza come e dove vogliamo creare valore”.

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