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Alitalia, il rifiuto di Atlantia: fronte troppo complesso

di Alfonso Abagnale – Atlantia ribadisce la sua posizione sul dossier Alitalia: non intende salire a bordo. Ma il vicepremier Luigi Di Maio rassicura: per completare la compagine che prenderebbe in carico la compagnia manca solo un socio al 15% e comunque in questi giorni “i commissari stanno valutando, e le offerte stanno arrivando”. Insomma per Di Maio “non manca il 40%, assolutamente no. Si può arrivare anche al 15% in questo momento in base a quello che stiamo vedendo della torta”.

“Abbiamo tanti fronti aperti al momento che non possiamo pensare di impegnarci su un altro fronte così complesso come Alitalia”, ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Giovanni Castellucci, in occasione della mostra ‘Le Ali di Leonardo. Il Genio e il Volo’ all’aeroporto di Fiumicino per celebrare l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. “Ci auguriamo che Alitalia possa trovare un suo assetto definitivo”, ha aggiunto Castellucci, sottolineando anche che il futuro di Aeroporti di Roma non è particolarmente legato a quello della ex compagnia di bandiera. “Adr ha un appeal a livello globale talmente elevato che il suo futuro non è cosi determinato dalle vicende di Alitalia”, ha detto.

(S-D) Ugo de Carolis AD di Aeroporti di Roma, Nicola Zaccheo pres. ENAC, Alessio Quaranta Direttore Generale dell?ENAC, Antonio Catricalà Pres. Aeroporti di Roma, e Giovanni Castellucci AD di Atlantia all’apertura della mostra “Le ali di Leonardo. Il Genio e il Volo”, all’aeroporto di Fiumcino, 2 maggio 2019. ANSA/TELENEWS

 

La posizione di Atlantia sembra scontrarsi al momento con quella di alcuni esponenti del governo che vedrebbero di buon occhio una sua partecipazione nel salvataggio della compagnia. “Atlantia in quanto concessionario autostradale secondo me non dovrebbe entrare in Alitalia ma Atlantia come proprietaria di aeroporti di Roma ha un interesse concreto di tipo industriale”, ha osservato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. “Credo abbia una coerenza industriale non tanto per le concessioni autostradali ma perché sono proprietari di aeroporto di Roma. Penso che ci possa essere una coerenza industriale che è la cosa fondamentale. Altrimenti non avrebbe alcun senso”, ha spiegato Giorgetti, ribadendo che chi entra in Alitalia lo deve fare “con un obiettivo preciso. Qualsiasi soggetto entri non lo deve fare per barcamenarsi o permettere a Alitalia di proseguire 2 anni. Deve dare prospettive a lungo termine e una linea di galleggiamento per quanto riguarda reddito e utili e non le perdite”.

Una linea ribadita in Parlamento anche dal sottosegretario al Mise Davide Crippa, che ha confermato che l’obiettivo è quello di dare un futuro “ambizioso, sostenibile e di lungo periodo”. Meglio quindi “prendersi oggi tutto il tempo necessario” piuttosto che dover intervenire domani davanti a una “crisi irreversibile”. Su tempi ed eventuali partner però “non è possibile dare la benché minima indicazione” perché il “pivot” dell’operazione è Fs. E l’attesa ora è proprio che venga concessa una miniproroga per mettere a punto l’offerta ma anche per presentare i nomi dei partner del consorzio che entrerà nella ‘nuova Alitalia’. “Confidiamo in una proroga di qualche settimana”, ha detto Fabio Lazzerini, Chief Business Officer della compagnia, presentando alla stampa italiana e americana, all’ambasciata d’Italia a Washington, il nuovo volo tra Roma e la capitale americana. “Manca ancora un investitore”, ha spiegato. “Nel frattempo continueremo ad operare business as usual”, ha precisato, illustrando i risultati positivi del primo trimestre. Sulla delicata vicenda di Alitalia è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, augurandosi che “da cittadino italiano” il governo riesca a trovare una soluzione per la ex compagnia di bandiera.

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