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Non solo smartphone: Huawei pronta a conquistare tv e pc

Le smart tv con risoluzione a 8k (la più alta sul mercato) le aveva già proposte Samsung. Ma Huawei non punta solo alla qualità grafica: i televisori che si prepara a lanciare avranno anche la possibilità di collegarsi alla rete 5G. I cinesi sfruttano così in maniera ancora più intensiva un settore tecnologico, quello delle nuove reti cellulari super veloci, dove sono già molto attivi nella creazione delle infrastrutture di base, in tutto il mondo. A quanto pare, neanche le tensioni internazionali e le accuse di spionaggio targate Usa hanno fermato l’azienda di Pechino dallo sviluppare prodotti commerciali che siano pronti a sfruttare le reti di nuova generazione.

Le indiscrezioni raccolte dalla testata economica giapponese Nikkei Asian Review non si fermano all’introduzione delle tv a 5G. Se sul campo dell’home entertaiment Huawei punta a dare fastidio a Samsung, sarà Apple a sentire la concorrenza dei cinesi nel mercato dei pc, dove Huawei è già presente con portatili di fascia alta che fanno concorrenza ai MacBook americani. Sempre secondo le indiscrezioni, la compagnia cinese si è prefissata l’obiettivo di triplicare le consegne di computer, e di entrare nell’olimpo dei primi cinque costruttori mondiali di Pc entro il 2021.

Huawei ha già dimostrato le proprie potenzialità tecnologiche, proprio a Samsung e Apple, nel campo degli smartphone, dove partita come marchio cinese a basso costo è riuscita a imporsi sul mercato. A dimostrarlo i dati degli analisti di Idc e Strategy Analytics: nel primo trimestre 2019 Huawei ha nuovamente superato Apple nelle consegne di smartphone, guadagnando la seconda posizione e riducendo la distanza con Samsung. Da gennaio a marzo, stando a Idc, il mercato globale degli smartphone ha subito una flessione del 6,6% su base annua a 310,8 milioni di unità. Samsung ne ha consegnati 71,9 milioni, in calo dell’8%. Huawei ha messo a segno una crescita del 50% raggiungendo i 59,1 milioni di dispositivi. Apple ha invece consegnato 36,4 milioni di iPhone, il 30% in meno rispetto al primo trimestre del 2018. Fuori dal podio ci sono le altre aziende cinesi: Xiaomi a 25 milioni di unità e, appaiate, Oppo e Vivo a poco più di 23 milioni di pezzi. Ora, con l’arma del 5G che promette di diventare sempre più importante, quella degli smartphone potrebbe diventare solo la prima delle scalate di Huawei.

Soprattutto se si pensa che ogni applicazione tecnologica potrebbe fare parte, in futuro, di un’unica struttura cloud, comandata dall’IA. Huawei, infatti, ha anche presentato la sua infrastruttura di intelligenza artificiale al “AI Everything Summit” di Dubai appena terminato. Nel corso dell’evento di due giorni concluso mercoledì primo maggio, Huawei ha anche presentato la sua strategia di sviluppo globale per l’intelligenza artificiale ai funzionari, clienti e partner tecnologici che erano presenti tramite una serie di conferenze, discussioni e dimostrazioni. L’infrastruttura Huawei AI, inclusa la sua piattaforma Atlas AI, comprende soluzioni cloud, edge e per i terminali e presenta ai suoi clienti un portafoglio adatto a ogni scenario, che consente alle aziende locali di contribuire a realizzare un mondo pienamente connesso e intelligente. Jinshui Liu, architetto capo di Huawei Intelligent Computing, ha tenuto un discorso intitolato “L’intelligenza artificiale accelera il mondo intelligente”, in cui ha descritto il modo in cui la piattaforma Atlas AI di Huawei potrà contribuire ad accelerare lo sviluppo, l’implementazione e le applicazioni di intelligenza artificiale. Il primo “AI Everything Summit” è stato organizzato nell’ambito del Programma nazionale per l’intelligenza artificiale degli Emirati Arabi Uniti, in collaborazione con l’iniziativa Smart Dubai. Gli organizzatori hanno dichiarato che l’evento mira a “promuovere iniziative, collaborazioni, partnership e scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale”, sfruttando il suo impatto positivo per i governi, gli affari, le imprese sociali e l’umanità in generale.

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