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Tim e il 5G, “l’impossibile che diventa possibile”

tim 5g

“Le altre erano evoluzioni, questa è una rivoluzione”. Bastano queste parole di Carlo Nardello a spiegare la portata della trasformazione che lo sviluppo del 5G sta costruendo. È arrivato in Tim lo scorso gennaio, chiamato dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi in un ruolo chiave, quello di Chief Strategy, Customer experience & Transformation Office. È, sintetizzando, l’uomo che deve facilitare e coordinare il cambiamento nelle strategie all’interno e all’esterno del Gruppo. E ha le idee chiare rispetto alle priorità di un percorso che descrive con passione, parlando con Fortune Italia di Tim e 5G, nel suo ufficio di Corso d’Italia.

La chiave per aprire la porta del futuro ai clienti e alle imprese è una sola, spiega: “trovare la soluzione giusta”. Per farlo, serve soprattutto visione. Un concetto che Nardello porta con sé dalle sue precedenti esperienze di manager. È stato prima in Rai e in Alitalia, ma cita il dialogo di un film della Disney, altra tappa chiave della sua carriera, per dare un’idea degli scenari che schiuderà la nuova tecnologia: “tutto è possibile, persino l’impossibile”. Nella casa di produzione americana, racconta, si facevano continuamente disegni che la tecnologia non permetteva in quel momento di mettere in pratica: finivano in un cassetto e venivano poi puntualmente tirati fuori quando l’evoluzione consentiva la loro realizzazione.

Una fabbrica di idee ambiziose. È questa l’immagine che le parole del manager fanno venire in mente per descrivere la nuova mission di Tim, nelle aspettative del suo management. L’innovazione tecnologica gioca ovviamente un ruolo chiave. Il centro Tim Open Air Lab di Torino è il luogo su cui investire per attrarre i migliori talenti. Per questo è stato deciso di stringere il rapporto con i principali atenei anche attraverso il finanziamento di 30 dottorati di ricerca, in ambito tecnologico, nei prossimi tre anni. Anche l’organizzazione di Tim risente della centralità del 5G. È una tematica che, per la rilevanza che assume, viene monitorata con un cantiere di lavoro dedicato, cui contribuiscono tutte le funzioni coinvolte nel processo di dispiegamento dell’infrastruttura e di preparazione del lancio commerciale. Un cantiere coordinato dal responsabile marketing consumer Fabrizio Gorietti e dal responsabile marketing business Antonio Cirillo. Il 5G, spiega Nardello, “è un tema trasversale, che deve entrare in tutti gli ambiti aziendali” e che richiede di “cambiare il modo in cui ci si interfaccia con la tecnologia”, sia al centro dell’azienda sia fuori: “deve cambiare anche il modo di offrire assistenza ai clienti”. Per questo la formazione diventa un altro tema fondamentale.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno.

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