In un mondo in cui le politiche ambientali sono diventate un qualcosa di cui l’industria non può più fare a meno per poter guardare al futuro, il colosso degli idrocarburi Eni ha deciso di dare una risvolto ‘green’ alla mission aziendale.
Lo ‘scopo ultimo’ di Eni, ora, si ispirerà ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, mettendo in luce i valori relativi al clima, all’ambiente, all’accesso all’energia, alla cooperazione e alle partnership per lo sviluppo, al rispetto delle persone e dei diritti umani. Così ha deciso il cda dell’Eni proprio in questi giorni in cui l’Onu, i governi, la società civile e le aziende si incontrano a New York per progredire verso il raggiungimento degli obiettivi.
“Eni – afferma l’Ad Claudio Descalzi – è determinata a contribuire positivamente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla costruzione di una transizione equa. La nostra presenza globale ci rende consapevoli delle sfide che il mondo sta affrontando oggi: la nuova mission stabilisce i valori ed i principi che guideranno il nostro contributo ad affrontare queste sfide”.
La “mission”, spiega l’Eni, “porta al massimo livello i principi che sono alla base del modello di business dell’azienda, che si focalizza su investimenti – sia dal punto di vista di business che da quello sociale – a lungo termine, andando oltre la priorità del profitto a breve termine. Il modello guida l’integrazione della sostenibilità in tutte le attività dell’azienda e ha un particolare riguardo, oltre che per clima e ambiente, anche per lo sviluppo delle persone, concentrandosi sulla crescita, sulla valorizzazione e sulla formazione delle proprie risorse, considerando la diversità come opportunità”.
La nuova mission “va oltre la precedente, adottata nel 2016, rendendola attuale e rafforzandone i principi. La mission, approvata dal consiglio di amministrazione, servirà da riferimento per l’azienda ed i suoi oltre 30.000 impiegati in 67 Paesi“, conclude Descalzi.
