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Un sentiero verso il baratro: scegliere la crescita invece del profitto

Di Polina Marinova – L’ultimo aggiornamento è che WeWork ha annunciato di aver presentato richiesta per rinviare il proprio sbarco in borsa. I due Ceo di WeWork, Artie Minson e Sebastian Gunningham, hanno detto di “aver deciso di rimandare l’IPO per concentrarsi sul core business dell’azienda, le cui fondamenta restano solide”.

LA STRADA STERRATA VERSO IL BARATRO

Quando ho iniziato a immergermi nel mondo delle notizie tech, ero molto confusa su un fatto: perché mai qualcuno dovrebbe investire in un prototipo, in qualcosa che ancora non dà alcun profitto, in definitiva in una società che si trova ancora in uno stadio antecedente a qualsiasi forma di business. “Dio, Polina, l’investimento sta proprio nel grande potenziale di essere all’inizio” mi dicevano. Ah, Ok.

La successiva domanda che ponevo riguardava il motivo per cui un investitore avrebbe dovuto continuare a supportare un’azienda anche quando non si vedeva nessun profitto all’orizzonte. E allora mi si sottolineava come io non stessi pensando come un venture capitalist. “Il profitto non c’entra”, dicevano. “Tutto ruota intorno alla crescita e al percorso verso il profitto”.

Ora abbiamo potuto constatare che cosa succede quando il percorso verso il profitto è in realtà una strada sterrata verso la distruzione. I venture capitalist degli “unicorni”, ovvero le società private di tecnologia valutate più di un miliardo di dollari, sono molto più propensi a considerare maggiormente la velocità di crescita di un’azienda piuttosto che la sua redditività, ma non è esattamente ciò che accade in Borsa.

Si è scoperto che l’idealismo non è un buon sostituto del profitto. E nemmeno lo scopo, la creatività, l’ispirazione, l’energia o la felicità. Ancora non c’è un’alternativa al buon, caro, vecchio profitto.

Sette tra le 10 più grandi Ipo dell’anno sono sott’acqua, avendo perso qualcosa come 45 mld di dollari rispetto alle loro quotazioni di un tempo. Chi ha perso di più? Lyft e Slack, che sono andate sotto rispettivamente del 53% e del 42%. Un vincitore a sorpresa è stato Beyond Meat, che è cresciuto del 237% rispetto all’inizio.

Nei vecchi tempi, gli investitori di Borsa si aspettavano sempre di vedere le società diventare redditizie più o meno nei 18 mesi successivi alla Ipo. Questa timeline si è allentata nel momento in cui le startup che crescono in fretta hanno iniziato a debuttare in Borsa scrivendo sulle registrazioni frasi tipo: “Ci aspettiamo che le nostre spese operative crescano significativamente nel prossimo futuro, e potremmo non raggiungere la redditività”.

Questo è il tipo di mentalità che si pensa che gli imprenditori debbano avere. Solo la scorsa settimana, il Ceo di Peloton, John Foley, ha detto che “gli investitori vogliono crescita veloce – nel nostro caso una super-crescita – e quindi il nostro piano è di compiacere quegli investitori che considerano la nostra decisione di dare priorità alla crescita piuttosto che alla redditività un’ottima decisione”. Il giorno in cui lo ha detto, le azioni di Peloton hanno chiuso l’11,2% in meno rispetto al prezzo iniziale.

“In Borsa, in generale, i profitti sono più importanti”, mi ha detto Mark Mahaney, managing director di RBC Capital Markets, a giugno. “Puoi trovare un grande range di investitori – gente che vuole investire puramente per la crescita e altri che cercano la sicurezza del capitale. La regola generale è che la Borsa ha un’impostazione più tesa al profitto – o a un percorso verso il profitto – rispetto alle contrattazioni private”.

Il rendimento medio delle Ipo per il 2019 è sceso al 6%, in caduta dal 30% alla fine di giugno e del 18% da due settimane a questa parte. Deals recenti suggeriscono che gli investitori in Borsa sono diventati molto più selettivi rispetto a quali società in perdita supportare.

HYPE SULLE QUOTAZIONI DIRETTE:

Un gruppo d’élite della Silicon Valley si incontrerà ad un evento a San Francisco per discutere sui “Benefici della quotazione diretta in un mercato pubblico”. La quotazione diretta permette agli azionisti di vendere azioni direttamente al pubblico, lasciando alle banche di investimento la mera funzione di consulenti nel processo e non di sottoscrittori.

Alcuni partecipanti del ‘simposio’ sono:

— Barry McCarthy, CFO di Spotify

— Michael Lewis, autore di The Big Short, The Blind Side, e Flash Boys

— Michael Moritz, investitore di Sequoia Capital

— Bill Gurley, general partner di Benchmark

— David Schellhase, general counsel di Slack

— Greg Rodgers, partner di Latham & Watkins che ha lavorato alle quotazioni dirette di Slack e Spotify

Un resoconto degli ultimi accordi:

Kenna Security, impresa basata a San Francisco che si focalizza sulla gestione della vulnerabilità basata sul rischio, ha raccolto 48 milioni di dollari in un round di serie D. Tra gli investitori, Sorenson Capital e Citi Ventures.

Moneyfarm, società italiana che opera nelle consulenze di investimento, ha raccolto 44,4 milioni di dollari con investimenti da parte di Poste Italiane e Allianz Asset Management.

Beyond Pricing, piattaforma per ottimizzare il pricing degli affitti vacanza, ha raccolto 42,5 milioni di dollari in un round guidato da Bessemer Venture Partners.

AMBOSS, tech company tedesca che opera nel campo medico, ha raccolto 33 milioni di dollari in un round di serie B guidato da Partech, Target Global, Cherry Ventures, Wellington Partners, e Holtzbrinck Digital.

Gatsby, piattaforma californiana per la costruzione di siti web, ha raccolto 15 milioni di dollari in un round di serie A guidato da CRV ed altri investitori tra cui Trinity Ventures, Mango Capital, Fathom Capital, e Dig Ventures.

Kenzie Academy, basata a Indianapolis, è una scuola di coding online che ha raccolto 7,8 milioni di dollari in un round di serie A guidato da ReThink Education e altri investitori tra cui Revolution’s Rise of the Rest Seed Fund.

ACCORDI HEALTH & LIFE SCIENCES

Meissa Vaccines, che si occupa di produrre vaccini per la prevenzione di infezioni all’apparato respiratorio, basata a San Francisco, ha chiuso un round di serie A da 30 milioni con Morningside Ventures.

ACCORDI PRIVATE EQUITY

Blackstone Group comprerà Colony Industrial, la piattaforma che opera per gli asset di attività immobiliari industriali per 5,9 miliardi di dollari.

Transportation Insight, finanziata da Gryphon Investors, ha acquisito TSG, che si occupa della gestione dei trasporti.

Italmatch Chemicals, società nel portfolio di Bain Capital Private Equity, ha accettato di acquisire Water Science Technologies, provider di miscelatori e soluzioni chimiche per l’industria dell’oil&gas e del trattamento delle acque industriali del nord America.

Francisco Partners ha accettato di acquisire Orchard Software Corporation, che sviluppa sistemi informatici e soluzioni software per l’healthcare. I termini dell’operazione non sono stati resi pubblici.

LLR Partners ha investito in Corestream, una piattaforma per connettere gli impiegati con benefit volontari. I termini dell’operazione non sono stati resi pubblici.

ALTRI ACCORDI

Forever 21 Inc, basata a Los Angeles, che opera nell’industria di abbigliamento da donna, ha dichiarato bancarotta.

Tencent acquisterà il 29% di Funcom, una società norvegese che sviluppa videogiochi. I termini dell’operazione non sono stati resi pubblici.

IPO

Anheuser-Busch InBev ha raccolto 5 miliardi di dollari dall’offerta delle quote delle sue operazioni asiatiche attraverso una IPO a Hong Kong.

Vir Biotechnology, società biotech basata a San Francisco focalizzata sulle terapie immunologiche per malattie infettive, ha stimato di raccogliere 150 milioni di dollari in una offerta di 7,1 milioni di azioni, al prezzo fissato tra i 20 e i 22 dollari. Ha registrato ricavi per 10,7 milioni di dollari e una perdita di 115,9 milioni di dollari nel 2018. ARCH Venture Partners e SoftBank hanno finanziato la società, che ha intenzione di quotarsi al Nasdaq come “VIR”.

EXITS

Naxicap Partners comprerà Siblu Villages da Stirling Square Capital Partners. I termini dell’operazione non sono stati resi pubblici.

Gryphon Investors ha detto di aver accettato di vendere la sua società ECG Management Consultants, un fornitore basato a San Diego di servizi di consulenza strategica, operativa, finanziaria e tecnologica ai sistemi sanitari, a Siemens Medical Solutions USA Inc, una filiale di Siemens Healthineers AG. I termini finanziari dell’operazione non sono stati rivelati.

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